
Album "Apocalittici e integrati"
In questa gallery raccogliamo documenti che illustrano la genesi e la vita editoriale del saggio Apocalittici e integrati di Umberto Eco (1964), che fanno riferimento ai temi trattati nell’opera o hanno fornito una base informativa per l’autore. Questa non vuole essere un’analisi scientifica ed esaustiva di fonti e documenti utilizzati dall’autore né tantomeno un’interpretazione critica del lavoro di Eco.
Quello che qui proponiamo è il resoconto di un’esperienza di lettura e di ricerca nel patrimonio della nostra biblioteca (con alcune escursioni su altre raccolte documentarie). Non solo non c’è pretesa di esaustività, poniamo anzi una dichiarazione preventiva del fatto che maggiore attenzione si è data alla parte relativa ai fumetti, considerata più interessante e adatta al percorso di lettura del nostro gruppo, mentre canzone e TV sono trattate qui in maniera episodica. Non si fanno inoltre quasi riferimenti ai capitoli Cultura di massa e “livelli” di cultura e La struttura del cattivo gusto, che naturalmente sono però la base teorica implicata nella presentazione dei documenti da noi preparata come del lavoro di analisi dei testi - grafici, testuali e sonori - fatta dall’autore.
Dove non diversamente specificato, l’indicazione delle pagine del romanzo citate si riferisce alla prima edizione, pubblicata nel 1964.
I documenti utilizzati sono quasi totalmente conservati e consultabili presso la Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna. Salvo dove diversamente specificato la collocazione indicata è quindi relativa a questa biblioteca.

Martian Manhunter. Identità (2020)
Al momento della pubblicazione di Apocalittici e integrati il campo dei supereroi era ben più sguarnito di quello che abbiamo conosciuto nei decenni successivi e alcuni personaggi già conosciuti negli Stati Uniti dovevano ancora approdare sulla penisola. Ma succede anche che Eco nomini supereroi oggi, se non dimenticati, di secondo piano. A p. 256 per esempio il lettore moderno incontra un supereroe con un curioso nome: «Segugio di Marte (il cui vero nome è J’onn J’onzz)». Ci vuole poco a scoprire che si sta parlando di quello che negli anni successivi è stato pubblicato anche in Italia col suo nome originale: Martian Manhunter. Solo i più appassionati potranno dire di avere capito di chi si sta parlando, perché anche dopo avere ripreso il suo nome originale questo alieno che si nasconde nel corpo di un poliziotto rimane personaggio di scarsa diffusione popolare. Anche lui però ha goduto del suo immancabile reboot, quando è stato pubblicato il volume che vediamo che racconta con taglio moderno - nella storia e nei disegni - le origini di J’onn. Di cui non sveleremo altro.
Martian Manhunter. Identità, storia Steve Orlando, disegni Riley Rossmo, Modena, Panini Comics, 2020.