Cultura Bologna
dal 23 al 26 gennaio 2020 @ VRUMS-Virtual Reality Art Rooms

What if. La riproducibilità tecnica nell’epoca dell’opera d’arte

mostra di realtà virtuale | Art City Segnala

Mostra di realtà virtuale a cura di Simone Salomoni, Ubaldo Righi e Alessandro Agostini promossa in collaborazione con Vitruvio Virtual Museum.

La mostra “What if. La riproducibilità tecnica nell’epoca dell’opera d’arte” vuole fare un punto della situazione sulle potenzialità e lo sviluppo della realtà virtuale in campo artistico, cinematografico e scientifico attraverso opere che riproducono realtà passate o future o mondi e situazioni completamente immaginate.
Il progetto espositivo è un’indagine artistica sulle emozioni basilari dell’uomo. A partire dalla scrittura di un soggetto e una sceneggiatura originali sono state ricostruite scenografie iperreali dominate dai quattro elementi: aria, terra, fuoco, acqua.

Chi entra in What if vive un’esperienza virtuale immersiva apparentemente libera. In realtà, per evitare la paralisi, è necessario seguire la regia occulta e prestabilita che governa l’esperienza, fare i conti con i propri ricordi e le proprie paure.

Vitruvio è un collettivo che negli ultimi cinque anni ha progettato e realizzato numerose esperienze di realtà virtuale immersiva in maniera indipendente o in collaborazione con artisti o istituzioni. Molte di queste esperienze sono state esposte nei musei d’arte contemporanea o durante festival specifici ma a Bologna per la prima volta ne saranno esposte 6 contemporaneamente:

Synapse di Enrico T. De Paris, un labirinto a struttura molecolare progettato e popolato dove lo spettatore si fa parte attiva dell’opera d’arte e diventa a sua volta opera nell’opera  (esposta alla Triennale di Milano);     

Casa DO UT DO, realizzata per la Fondazione Isabella Seràgnoli con stanze di Alberto Biagetti, Mario Cucinella, Riccardo Dalisi, Michele De Lucchi, Stefano Giovannoni, Alessandro Guerriero, Massimo Iosa Ghini, Daniel Libeskind, Angelo Naj Oleari, Terri Pecora, Renzo Piano, Claudio Silvestrin, Nanda Vigo. (esposta al MADRE, MAST, MAMbo, Mart, MAXXl, Guggenheim Venezia, Pinacoteca di Bologna, Reggia di Caserta, Circolo dei Lettori di Torino);     

Casa Malaperta, un’esperienza virtuale immersiva che permette al pubblico di vivere la mitica casa di Capri discussa e amata in tutto il mondo (esposta alla Bologna Design Week);     

Leggero - Tributo a Freak Antoni, si dialoga direttamente con la scultura in marmo di Carrara realizzata dello scultore Daniele Rossi che ritrae  Freak Antoni all’interno di un sanitario dotato di razzi;

Progetto SKA e Astri for CTA, attraverso Cicer-One, la guida Robot dell’esperienza, il fruitore compirà un viaggio in due diversi siti nei quali Inaf ha installato o installerà le proprie antenne di raccolta dati: il deserto sudafricano e il vulcano Teide a Tenerife.


Orari di apertura:

dal 23 al 26 gennaio ore 15-23

Ingresso gratuito