Sabato 7 dicembre ore 21
Voice Over è un dispositivo scenico modulare, una struttura coreografica individuale e collettiva che si sviluppa tra consonanze e dissonanze concentrandosi sul senso del movimento. Una voce fuori campo, una voce fuori dal campo uditivo del pubblico, una voce dentro il campo uditivo delle performer, una voce che aleggia nei corpi evitando il passaggio alle orecchie di chi guarda. Quali sono le parole che dalle orecchie passano in quei corpi nella scena? Quali le istruzioni? Quale il discorso? Voice Over nasce dalla trasmissione via audio della descrizione di alcune posture presenti nel solo di Paola Bianchi […] KZ e dal passaggio istantaneo e diretto dalla parola al corpo (eterodirezione). Una parola che è stata motore di […] KZ e che diventa veicolo di trasmissione tra corpi: dalle voci di 51 deportate e deportati politici registrate su audiocassette al corpo di Paola Bianchi — dal corpo di Paola alla sua voce registrata — dalla voce di Paola ai corpi delle danzatrici. Un passaggio di memorie che, attraverso i corpi nella scena, riporti l’attenzione su tutti i genocidi, passati e presenti. Per non dimenticare e non abbassare la guardia, mai.