VALENTINA FURIAN. Aaaaaaa
video, 2025
Valentina Furian si occupa principalmente di immagini in movimento. La sua ricerca si concentra sulla relazione tra realtà e finzione posizionandosi al margine di questa dualità. Tema cardine della sua produzione è il rapporto interspecifico tra umano e animale, con particolare interesse verso la pratica di addomesticamento quale tentativo di modificare il comportamento naturale. L’evoluzione della specie umana coinciderebbe con forme di dominio e controllo esercitate verso il mondo naturale e animale che hanno modificato il carattere delle specie sottomesse. Le installazioni di Furian indagano il latente valore selvatico nella vita quotidiana.
In occasione di ART CITY Bologna 2025 l’artista presenta Aaaaaaa, una nuova produzione video focalizzata sulla scoperta del mondo ipogeo. L’opera ripercorre un’attività di ricognizione della grotta del Farneto, uno dei luoghi iconici del parco regionale dei Gessi e dei Calanchi bolognesi. L’esplorazione è condotta da A. uno speleologo che, in seguito a un morso di un cane al viso e al collo avvenuto in età infantile, è divenuto balbuziente. A. aveva sei anni quando ha subito il trauma che ha generato questo disturbo del linguaggio.
Il video mostra A. discendere nel ventre della terra, cantando alcuni estratti di articoli sul suo incidente apparsi su Il Resto del Carlino nel febbraio 1999. Il canto segue le note di uno dei tormentoni di quegli anni Maria dei The Blondie e la voce di A. appare scorrevole (il canto è una tecnica che permette a chi soffre di balbuzie di acquisire fluidità di espressione). Da adulto A. ha deciso di trasformare quella bocca ferina che lo ha azzannato in un antro da esplorare.
Aaaaaaa è un ritratto ibrido tra la storia di un essere umano, un essere animale, un ambiente naturale e le varie forme di potere e relazione che possono esistere tra queste entità. L’opera è un'indagine del buio, del nostro rapporto con il selvaggio, della relazione tra corpo e paesaggio geografico.
Il video è stato realizzato in seguito alla ricerca avviata durante la residenza dell’artista presso il Nuovo Forno Del Pane Outdoor Edition nel 2023.
Porta Lame
Porta Lame, la cui prima edificazione risale al XIII secolo, era una delle porte urbane in cui si pagava il dazio. La composizione architettonica attuale fu realizzata nel 1677 su disegno di Agostino Barelli. Nel 1944 Porta Lame fu scenario di due importanti scontri avvenuti tra truppe naziste, che in quel momento occupavano la città, e combattenti partigiani. La battaglia, vinta dalla fazione partigiana, segnò un momento cruciale verso la successiva liberazione di Bologna. Il gruppo scultoreo in bronzo posto dinnanzi alla Porta ricorda la memoria di quel valoroso gesto. Oggi Porta Lame è sede del Museo di Speleologia Luigi Fantini.
Special Program
a cura di Caterina Molteni
assistente curatoriale Gabriele Logiudice
project management Sabrina Samorì
logistica e allestimenti Lorenza Cariello
- main sponsor Banca di Bologna
Orari di apertura:
da giovedì 6 a domenica 9 febbraio 2025 h 10-20, fruibile dall’esterno;
venerdì 14 febbraio 2025 h 14-19, fruibile all’interno del Museo di Speleologia “Luigi Fantini” del Cassero di Porta Lame;
sabato 15 e domenica 16 febbraio 2025 h 10-20, fruibile all’interno del Museo di Speleologia “Luigi Fantini” del Cassero di Porta Lame.