Cultura Bologna
copertina di Un'idea di Matteotti
21 giugno 2024, 18:30 @ Libreria Ubik

Un'idea di Matteotti

presentazione del libro

Enzo Fimiani presenta il suo libro Un'idea di Matteotti (Marietti 1820)
Intervengono Fulvio Cammarano e Mirco Carrattieri

 



Il 10 giugno scorsoè stato ricordato il centenario dell’assassinio di Giacomo Matteotti, e questo libro ne ripercorre la vicenda in modo non rituale.

Di uno dei delitti più simbolici dell’intero Novecento non si vuole, infatti, né offrire un racconto dettagliato, né scandire i canoni consolidati dei suoi quando, come, perché, né farsi sedurre dalle trame delle mille eredità, storiche e soprattutto memoriali, che da un secolo a questa parte si sono accumulate. Enzo Fimiani reinterpreta Matteotti, proponendo al lettore alcune sfide intellettuali e civili. Almeno tre emergono come principali: decostruire il suo mito su tutti i diversi piani nei quali si sviluppa, ideale o politico, celebrativo o ideologico, per ricondurlo alla storia e alle sue molteplici variabili; «normalizzare» la sua uccisione togliendole la patina di evento eccezionale, non per fare opera di deminutio bensì per inserirla in contesti più ampi e complessi, ridando così un peso e un significato non di maniera alla sua esistenza; riflettere sullo strano destino politico di Matteotti, icona del Novecento, ma, per certi versi, cattiva coscienza delle contraddizioni e dei cortocircuiti di tutte le famiglie politiche del secolo, nella «sua» sinistra come nelle destre, perché a nessuna omologabile, da nessuna manipolabile e, per tutte, «una macchia, una colpa».


Per chi segue le attività della libreria, Antonio Fusco è un amico di lunga data. Lo abbiamo conosciuto con i gialli che avevano come protagonista il "suo" commissario Casabona, e poi lo abbiamo visto passare a un altro personaggio letterario, l'ispettore Massimo Valeri, l'indiano, protagonista anche di questo ultimo romanzo che presentiamo mercoledì. Caratteristica di Fusco, oltre a trame serrate, è la precisione delle vicende procedurali, che l'autore conosce assai bene: è funzionario di Polizia e criminologo forense, e riversa nei suoi gialli le competenze acquisite sul campo.
IL LIBRO

Elisa Ohlsen è scomparsa da sette anni quando il cadavere mummificato di una giovane donna viene rinvenuto all’Idroscalo di Ostia. Porta al dito un anello simile a quello che indossava Elisa quando, all’età di diciassette anni, svanì nel nulla in un pomeriggio di settembre mentre passeggiava nei boschi che costeggiano il lago di Albano. Il pensiero di cronisti e investigatori va subito a lei. L’attenzione dei media sulla riapertura del fascicolo Ohlsen è massima e tutti, nel XVII distretto di polizia, sono impegnati a vederci chiaro: tutti tranne l’ispettore Massimo Valeri, che dopo l’ennesima lite con il suo superiore è stato destinato al caso di un anziano professore, probabilmente morto suicida nella propria abitazione. Un’indagine semplice, da archiviare in fretta, almeno così sembra. Ma delle apparenze l’Indiano non si è mai fidato molto e capisce presto che questa è una di quelle situazioni in cui nessuna pista può essere ignorata, in cui le coincidenze non esistono: per venire a capo della vicenda dovrà servirsi di tutta la sua spregiudicatezza e addentrarsi in un sottobosco di segreti e legami impensabili, di ricatti spietati e inquietanti perversioni.