Un dipinto di Bartolomeo Passerotti dalla collezione Geo Poletti
presentazione al pubblico
Presentazione al pubblico del Ritratto di vedova di Bartolomeo Passerotti.
Intervengono:
Eva Degl'Innocenti, Direttrice Settore Musei Civici Bologna
Silvia Battistini, Direttrice Musei Civici d'Arte Antica
Mark Gregory D'Apuzzo, Conservatore del Museo Davia Bargellini
Giovanna Poletti, Giornalista e Storica dell'Arte
Angela Ghirardi, Storica dell'Arte
Arriva ai Musei Civici d’Arte Antica di Bologna un importante ritratto dipinto da Bartolomeo Passerotti (1529-1592) nella fase tarda della sua attività.
Appartiene alla collezione Geo Poletti (1926-2012) ed è stato concesso in comodato gratuito dagli eredi del conoscitore e noto collezionista milanese, allo scopo di ricordarne la passione per l’arte e consentire la fruizione pubblica del quadro.
Acquistato sul mercato dell’antiquariato e reso noto per prima da Giovanna Poletti, il ritratto è una significativa testimonianza della produzione di Passerotti.
Si può datare intorno al 1585, o poco dopo, e raffigura un’anziana dama. La veste nera e il velo bianco sul capo indicano che si tratta di una vedova.
Passerotti riscuote grande successo come ritrattista nella Bologna dell’età della Controriforma, dove il vescovo riformatore Gabriele Paleotti nel suo celebre trattato (1582) sottolinea la funzione pedagogica ed edificante delle immagini.
L’esemplarità di vita della vedova devota si conforma bene a questi intenti, rivelando la capacità del pittore di interpretare le esigenze dell’epoca.
Apprezzato anche in altri generi artistici, Passerotti dipinge per le più alte gerarchie religiose e per le famiglie aristocratiche e senatorie come i Bargellini.
Per quest’ultimi il pittore realizza la serie conservata presso il Museo Davia Bargellini: cinque ritratti probabilmente destinati a comporre una galleria di antenati e illustri esponenti del nobile casato bolognese.