copertina di Tristi topi e Realismo catastrofista
28 gennaio 2025, 18:30 @ Libreria Modo Infoshop

Tristi topi e Realismo catastrofista

presentazione dei libri

Daniel Borselli presenta il sui due libri Tristi tropi. Sulla possibilità di un'arte pubblica alla fine del mondo (Gli ori, 2023) e Realismo catastrofista. Estetica, etica e politica della fotografia nell'Antropocene (Postmedia Books, 2024).
In dialogo con Roberto Pinto (curatore e professore di storia dell'arte contemporanea all'Università di Bologna) e Pietro Gaglianò (critico e curatore indipendente).

I LIBRI 
Tristi tropi. Sulla possibilità di un'arte pubblica alla fine del mondo
Tra i recenti sforzi ambientalisti, l’arte pubblica ha assunto un’importanza centrale. Nel rendere visibili i catastrofici effetti dell’attività umana sul pianeta e sottolineare l’urgenza di comportamenti più sostenibili, essa finisce però per dichiarare l’estinzione come inevitabile, oscurando le specifiche responsabilità del capitalismo estrattivo e scoraggiando l’emersione di paradigmi alternativi. Contro il ruolo assolutorio delle narrazioni apocalittiche, questo volume denuncia i limiti strumentali della spettacolarizzazione della crisi climatica nell'arte esibita negli spazi pubblici, per esplorare invece possibilità artistiche di resistenza e sopravvivenza oltre la fine del mondo.

Realismo catastrofista. Estetica, etica e politica della fotografia nell'Antropocene
Dai primi anni 2000, l'introduzione del concetto di "Antropocene" ha concentrato l'attenzione sulle tracce materialmente visibili (e distruttive) dell'attività umana sul pianeta. Se in questo contesto le arti visive hanno naturalmente assunto un'importanza crescente, è stata soprattutto la fotografia ad accompagnare l'obiettivo di creare una rafforzata sensibilità ecologista con immagini altamente spettacolari e drammatiche dell'eco-disastro. Un'etica e una politica predicate sull'esigenza di una visualizzazione della catastrofe sollevano però alcune questioni: dove si colloca il confine tra l'estetizzazione dell'orrore e l'anestetizzazione del pubblico? Quali sono i ruoli e le responsabilità dell'artista, della spettatrice e dello spettatore? Che cosa è mostrato e cosa invece è deliberatamente omesso dalla rappresentazione dell'Epoca dell'Uomo?

Daniel Borselli (Firenze 1993), Ph.D. in Arti visive, performative, mediali presso l'Università di Bologna, è assegnista di ricerca presso l'Università degli Studi di Firenze, dove si occupa dei rapporti tra arte contemporanea, sfera pubblica ed ecologia.