Tijuana
La democratia en Mexico (1965-2015)
TIJUANA
La democratia en Mexico (1965-2015)
spettacolo della compagnia messicana Lagartijas Tiradas al Sol
Organizzato da Paulina Sabugal
In collaborazione con RomaEuropa Festival
Nell’ambito della programmazione de La Soffitta 2022-2024 – Bologna Crocevia di culture
Lázaro Gabino Rodríguez della compagnia messicana Lagartijas Tiradas al Sol racconta sei mesi da operaio passati in una fabbrica di Tijuana con l'identità fittizia di Santiago Ramírez.
Tijuana è un'opera di teatro politico documentario che mette in scena l’esperimento fatto da Lázaro Gabino Rodríguez, regista e fondatore insieme a Luisa Pardo della compagnia messicana Lagartijas tiradas al sol, con cui prova a rispondere a quesiti tanto locali quanto universali come: cosa significa democrazia in Messico oggi, se 50 milioni di persone vivono con il salario minimo? Cosa ci aspettiamo dalla democrazia? Cosa ci aspettiamo dalla politica? Per sei mesi Rodríguez ha abbandonato la sua vita a Città del Messico per lavorare in una catena di montaggio in una fabbrica di Tijuana, al confine con gli Stati Uniti (Bassa California). Si è presentato sotto la falsa identità di “Santiago Ramírez”, ha indossato baffi finti, non ha avuto contatti con amici, parenti o colleghi e ha guadagnato il salario minimo legale che, secondo la Costituzione messicana, “dovrebbe coprire le normali necessità materiali, culturali e sociali del capofamiglia”. Quello dell’operaio Ramírez è un ruolo controverso in cui Rodríguez si cala inizialmente senza destare alcun sospetto e per il quale, come per diversi milioni di lavoratori della Maquiladora, lo sfruttamento spietato della sua forza fisica è il prezzo da pagare per il libero commercio e i profitti dell’azienda, ma che ben presto non mancherà di fare emergere remore e sensi di colpa nei confronti dei colleghi-operai, che si fidano di lui, ignari di essere i protagonisti di un esperimento tra il sociale e il teatrale.
Lo spettacolo, con l’ausilio di grandi disegni, una scenografia originale e di immagini proiettate, mostra gli stenti, i limiti, la chiusura del mondo di chi non ha soldi per evadere, per vedere, per conoscere, ma anche le speranze, le rinunce, l’amicizia, la solidarietà.
Ingresso gratuito con prenotazione del posto (registrazioni on line a partire dal 15 ottobre)