copertina di SUSAN PHILIPSZ. Deep Water Pulse | Elettra
dal 6 al 16 febbraio 2025 @ luoghi vari

SUSAN PHILIPSZ. Deep Water Pulse | Elettra

installazione audio a singolo canale (2017) e stampe fotografiche (2015)

La ricerca artistica di Susan Philipsz esplora le proprietà psicologiche e scultoree del suono. Le sue installazioni sollecitano l’introspezione personale e l’esame di memorie individuali e collettive, perdite e assenze.

In occasione di Art City la Collezione di Mineralogia “Museo Luigi Bombicci” di Bologna ospita la serie fotografica Elettra. Questa serie immortala varie parti del relitto “Elettra”, imbarcazione costruita nel 1904 in Scozia per Maria Teresa d’Austria. Nel 1919 Guglielmo Marconi acquistò la nave e la convertì in un laboratorio galleggiante in cui condusse numerose ricerche riguardanti la radiotelefonia e i sistemi di comunicazione radar. Dopo la sua morte, il panfilo fu venduto al Governo Italiano. Nel 1944 la nave venne colpita da un siluro britannico affondando al largo della costa dalmata dove rimase incagliata in acque poco profonde e lasciata alla rovina fino a quando fu fatta riemergere e portata in Italia.

Il riferimento a Marconi nell’opera di Philipsz continua nell’installazione audio Deep Water Pulse trasmessa via radio in Porta San Donato dal vicino Museo Bombicci. In Deep Water Pulse l’artista registra il suono di un emettitore subacqueo, strumento impiegato in navi o aerei in caso di incidenti. L’emettitore, una volta immerso nell'acqua, inizia a riprodurre un impulso per segnalare la sua esatta posizione, permettendo ai soccorsi di individuare la sua collocazione. L'installazione sonora di Philipsz evoca quindi il mondo sommerso e l’abisso marino. Allo stesso tempo, la cadenza ritmata di questo suono metallico ricorda, in modo metaforico, il suono più profondo e incessante del corpo umano: il battito cardiaco.La persistenza di un suono nel tempo e nello spazio è uno dei temi cari a Susan Philipsz. L’artista, infatti, è interessata alla suggestione di Guglielmo Marconi secondo cui le onde sonore, una volta generate, non muoiono mai; si affievoliscono ma continuano a riverberare nell’universo. I suoni risultano dunque capaci di superare frontiere fisiche e spaziali, sono agenti invisibili destinati a risuonare nell’etere cosmico del tempo. Deep Water Pulse agisce in Porta San Donato come il respiro latente di una rovina, in grado ancora oggi di comunicare la sue antiche vestigia.


Porta San Donato
Porta San Donato rappresenta un chiaro esempio di architettura militare medievale. Questa Porta fu costruita nel XIII secolo ed è l’unica, tra le dieci Porte esistenti, a non essere stata abbattuta e riedificata nel corso tempo, mantenendo così il suo aspetto d’origine. La struttura venne poi isolata nel 1903, quando il Comune avviò il piano di demolizione delle mura cittadine per ragioni di viabilità. Porta San Donato si trova oggi ai margini del chiassoso movimento che accompagna la poco distante via Zamboni e la relativa zona universitaria.


Special Program
a cura di Caterina Molteni
assistente curatoriale Gabriele Logiudice
project management  Sabrina Samorì
logistica e allestimenti Lorenza Cariello


- main sponsor Banca di Bologna 


Orari di apertura:

da giovedì 6 a domenica 16 febbraio 2025.
Fruibile dall'esterno.

 

Orari di apertura della Collezione di Mineralogia “Museo Luigi Bombicci” durante ART CITY Bologna 2025:

da giovedì 6 a domenica 9 febbraio 2025 h 10-20;

martedì 11 febbraio, mercoledì 12 febbraio, giovedì 13 febbraio e venerdì 14 febbraio 2025 h 9-13;

sabato 15 e domenica 16 febbraio 2025 h 10-20.