Cultura Bologna
copertina di Stand by me - Ricordo di un'estate
25 luglio 2023, 21:30 @ Casa Gialla @ Biblioteca Spina

Stand by me - Ricordo di un'estate

di Rob Reiner (USA, 1986)

In apertura di serata spazio anche a due corti di quartiere: Effetto cinema: i colori di San Donato e Casa di Quartiere Frassinetti realizzati entrambi da Dry-Art. Il primo - regia e il montaggio di Federico Lampis - è un documentario sul Quartiere San Donato-San Vitale di Bologna, dove ha sede il Liceo Copernico; un ritratto tenero e allo stesso tempo graffiante di un territorio vivo e in trasformazione, realizzato grazie alle testimonianze che le ragazze e i ragazzi che hanno preso parte al percorso formativo hanno raccolto dalle persone che vivono o frequentano il quartiere: bambini, adolescenti, adulti ed anziani.  Il secondo - regia di Massimiliano Martines, riprese e montaggio di Federico Lampis – è invece un documentario che racconta il vissuto della Casa di Quartiere Nello Frassinetti attraverso la voce di alcune sue protagoniste. Le loro storie diventano il pretesto per scoprire un territorio fatto di relazioni e incontri.


Stand by me - Ricordo di un'estate, tratto dal racconto The Body di Stephen King, apparso nella raccolta Stagioni diverse, racconta un‘estate molto particolare, quella del 1960. In una cittadina di provincia, Castle Rock, quattro amici si incontrano spesso nel loro nascondiglio: una casa sull'albero, dove di nascosto giocano a carte, fumano e guardano giornaletti proibiti.

La quotidianità viene inaspettatamente sconvolta dalla notizia che un loro coetaneo è scomparso all'interno del bosco, dove cercava mirtilli selvatici, e che molto probabilmente lì è morto seguendo i binari della ferrovia. Insieme decidono di partire per una avventura molto particolare che metterà a dura prova la loro amicizia: il recupero del cadavere. Se all'inizio è solo la voglia di diventare gli eroi della città a muoverli, a poco a poco capiscono che quel breve viaggio rimarrà nelle loro memorie come il più importante della loro vita: al ritorno nulla sarà più come prima.

Il racconto è il ricordo di Gordie, il ragazzino più timido, capace però di raccontare grandi storie e ora, da scrittore affermato (alter ego di King) rammenta quella straordinaria avventura insieme agli amici, quando legge sul giornale della tragica morte di uno di loro. Insieme al racconto il film diventa l'apologia di una infanzia innocente scossa dal fremito di una crescita e spinta da una ultima avventura. La piccola banda si scontra con la nullità adulta, il bullismo di altri ragazzi più grandi e l'incessante progresso che a breve abbatterà l'amata casetta, proprio come i ragazzi ungheresi di Molnár hanno sopportato la distruzione del loro Grund. L'iniziazione avviene rigorosamente con l'attraversamento di un bosco, la soglia preferita di tante fiabe, e i binari della ferrovia, sentiero che seguono fin dall'inizio, sono il passaggio definitivo che marca la loro entrata nel mondo adulto. L'estate, la stagione protagonista, ormai al termine, è per definizione il momento del cambiamento, portatrice di memorabili esperienze, di prime cotte e di viaggi inattesi, quando la scuola non c'è e il tempo si regolarizza in base alle singole scoperte di ogni giorno. Ed infine la lezione è chiara, come dice Antonio Faeti: "di fronte al corpo morto di un loro coetaneo hanno capito che la loro vita, il loro mondo, l'albero, la violenza, la notte sono cose che non vanno sprecate nel video delle sciocchezze".