copertina di SQUAT
28 ottobre 2022, 21:00 @ DOM la cupola del Pilastro

SQUAT

La presa della parola

SQUAT
28 ottobre ore 21:00  
Incontro con studentesse e studenti che hanno partecipato alle occupazioni delle scuole superiori di Bologna 

a seguire 
Intervento del collettivo Llaika e presentazione del progetto 
“Che ci fanno tanto divertire”


C’erano ragazzi che ridevano come non avevano mai fatto

Si guardavano attorno e centinaia di sguardi complici, amici, rispondevano con un sorriso. Non si capiva esattamente cosa stesse accadendo, non lo afferrammo allora, facciamo fatica a descriverlo adesso e forse non lo comprenderemo mai, ma di una cosa eravamo certi: stavamo facendo la cosa giusta e ci sentivamo bene. L’idea nacque spontaneamente -è magnifico pensarci- senza forzature, senza una direttiva, germogliato dall’intera scuola, senza lasciare nessuno indietro, coinvolgendo tutti. Ognuno si sentiva parte del tutto. Non è stato un semplice anno scolastico, quest’anno. Quest’anno abbiamo raccontato una storia meravigliosa, una storia nuova, la nostra storia. 21 gennaio, Lorenzo Parelli, diciotto anni, muore in un incidente sul lavoro. Lui, uno studente, che al lavoro non ci dovrebbe andare. Ci riunimmo in assemblea, discutemmo a lungo delle condizioni in cui noi studenti eravamo stati ridotti. Nessuno sembrava disposto a rimanere indifferente.[...]
Ci eravamo addormentati e finalmente ci stavamo svegliando.

Testo scritto e diffuso dal collettivo “Liceo Minghetti” 

La presa della parola, rassegna di Laminarie per DOM la cupola del Pilastro, prosegue il 28 ottobre alle 21 con SQUAT, incontro pubblico con i ragazzi e le ragazze che hanno partecipato alle numerose alle occupazioni delle scuole superiori di Bologna dello scorso anno. La presa della parola per loro si è concretizzata nella presa di uno spazio. SQUAT è un appuntamento per portare i loro discorsi e le loro prassi davanti a un pubblico fuori dalle aule scolastiche. 
A seguire si presenta l’esperienza del collettivo Llaika, “Che Ci Fanno Tanto Divertire” un’indagine territoriale sugli adeguamenti attuati dalle lavoratrici e dai lavoratori della cultura e dello spettacolo durante l’emergenza Covid19 che assume la forma di un viaggio in automobile a tappe iniziato da Venezia e terminato a Catania, alla ricerca di librerie, spazi espositivi, realtà musicali, performative e luoghi di produzione artistica. Si tratta di un reportage, una riproduzione di parole, di impressioni, di stimoli e occasioni di un viaggio improvvisato, nato dal desiderio di testimoniare le possibilità della cultura come pubblica risorsa fuori dal mercato dell’intrattenimento. Il risultato finale è una collezione di interviste raccolte per aree di interesse tematiche che racconta il sunto di un viaggio attraverso le parole delle realtà che hanno incontrato raccolto in fanzine, grazie alla collaborazione con Fabio Pozzolo di BadBird Family, strutturate in fascicoli, indipendenti e scomponibili, suddivisi per area geografica (Venezia, Bologna, Firenze e Pitigliano, Roma, Napoli, Sicilia).

 

Llaika è un collettivo nato dalla collisione fra Esther Fantuzzi, Katerina Matijevic, Barbara Bordoni e Paolo Mastagni. Il gruppo si incontra nella laguna veneziana e decide di intraprendere un viaggio in macchina, scaturito dall’ esigenza di ricercare spazi espositivi non  convenzionali. Luoghi di natura indipendente, che possano essere una fonte di ispirazione per imparare a fare arte in maniera differente. Le realtà analizzate, divise tra spazi di produzione musicale, spazi di produzione artistica e librerie indipendenti sono state fonte di ispirazione per comprendere meglio cosa vuol dire lavorare in un ambiente che esce dai circuiti predefiniti. 

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Compagnia teatrale Laminarie
È stata fondata nel 1994 da Febo Del Zozzo e Bruna Gambarelli, ha sede a Bologna, dove cura DOM la Cupola del Pilastro, contesto teatrale realizzato nel 2009 in convenzione con il Comune di Bologna. La ricerca di Laminarie si è posta fin dalle sue origini in relazione con linguaggi artistici quali le arti visive, l’architettura, il cinema, la letteratura, approccio che si manifesta sia nell’espressione teatrale – con atti performativi e spettacoli che producono un linguaggio scenico originale, declinato anche in una relazione con l’infanzia – sia nello sviluppo di percorsi in grado di intrecciare pubblici differenti. Impegnata anche nella produzione di opere di videoarte, la compagnia realizza dialoghi culturali con diverse realtà europee sviluppando i propri progetti su un piano internazionale.

DOM la Cupola del Pilastro
È un laboratorio delle arti immerso in un quartiere popolare della città di Bologna. Creato nel 2009 da Laminarie in convenzione con il quartiere San Donato- San Vitale-Comune di Bologna, DOM è sede operativa della compagnia, che ne ha fatto un luogo in cui la ricerca teatrale è strumento di relazione con gli altri linguaggi artistici e con un territorio ricco di culture diverse. Caratterizzato dalla sua forma a cupola che si distingue tra i caseggiati popolari e grattacieli, DOM è uno spazio, attrezzato per ospitare attività performative, musicali, espositive e frequentato da un pubblico eterogeneo in una prospettiva fortemente multidisciplinare e internazionale.DOM ha ricevuto il Premio Speciale Ubu nel 2012 con la seguente motivazione: «DOM di Laminarie, spazio che lavora sui confini tra produzione in residenza e ospitalità, tra città e periferia, tra migrazione e memoria, tra infanzia ed età adulta, tra ricerca teatrale e ascolto dell’ambiente circostante al quartiere Pilastro di Bologna».


INFO
Dom la cupola del Pilastro - via Panzini 1/1 - Bologna
domlacupoladelpilastro.it 
laminarie.it 
T 0516242160
DOM si raggiunge con l'autobus n.20 dal centro storico di Bologna
direzione Pilastro -  fermata Panzini - effettua corse notturne