copertina di Race for Glory: Audi vs. Lancia
23 luglio 2024, 21:45 @ Arena Puccini

Race for Glory: Audi vs. Lancia

(Italia-Regno Unito/2024) di Stefano Mordini (109')

Nel mondo del rally, il 1983 è l’anno in cui si fece la storia, l’anno di Davide contro Golia, quello in cui lo sfavorito team Lancia, guidato dal carismatico Cesare Fiorio, affronta il potente team Audi in una delle più grandi rivalità della storia dello sport. Nel Campionato del mondo, contro il formidabile rivale Roland Gumpert e il suo team Audi, tecnologicamente superiore e composto da figure come il campione finlandese, Hannu Mikkola, Lancia e il suo team manager, Cesare Fiorio, rischiano una sconfitta certa. Ma con cuore, passione e capacità da fuoriclasse, Fiorio riesce a mettere insieme una squadra insolita, convincendo anche il campione Walter Röhrl a guidare per la Lancia. Utilizzando tutti i trucchi a sua disposizione e piegando le regole, Fiorio si addentra in territori pericolosi, dentro e fuori la pista, per una vittoria che sembra essere impossibile.

“Non ero un appassionato di rally fino a quando non ho visto su internet alcuni video del campionato del 1983. Mi ha colpito la genialità, la passione, la follia e l’astuzia di un uomo, Cesare Fiorio, che riesce a mettere in crisi la tecnologia e il denaro”, ha spiegato Scamarcio. “Ho pensato che questa storia potesse parlare a noi italiani facendoci ricordare chi siamo e cosa sappiamo fare”.
Lucrezia Leombruni, Agenzia Dire

“Il risultato è curioso: senza una storia d’amore, tutto costruito sulla virile rivalità tra Fiorio e il suo omologo tedesco Roland Gumpert.
Pressato dai vertici della Fiat che premono per un risultato tangibile, Fiorio deve innanzitutto recuperare il suo pilota preferito, il tedesco Walter Röhrl, strappandolo alle amate api, e poi mettere a punto una strategia che faccia della Lancia 037 una vettura spendibile in quel contesto agguerrito. L’uomo è furbo, “psicologo”, determinato a vincere, s’intende posseduto dal demone della velocità. Nel corso del 107 minuti si susseguono vittorie e sconfitte, qualcuno rischierà pure di morire, ma alla fine, accadde realmente il 7 ottobre 1983, la marca torinese riuscì a vincere a Sanremo, con due gare d’anticipo, il suo quinto Mondiale Costruttori.
Naturalmente Mordini e il suo direttore della fotografia Gigi Martinucci hanno lavorato su un mix di colori, grana, tecniche di ripresa, montaggio, rombo dei motori, in modo da restituire uno stile “sporco”, un po’ anni Settanta.”
Michele Anselmi, Cinemonitor