copertina di Priscilla
27 luglio 2024, 21:45 @ Arena Puccini

Priscilla

(USA-Italia/2023) di Sofia Coppola (113)

Quando Priscilla Beaulieu conosce Elvis Presley ha quattordici anni e non è mai uscita con nessuno. Lui invece è la star del rock'n'roll, ma ha da poco perso la madre, ha nostalgia degli Stati Uniti e si domanda se quel mondo si ricordasse ancora di lui, una volta finito il servizio militare. Il re confessa la sua vulnerabilità alla bambina con i tacchi, le appoggia la testa sulla spalla, la richiama, la invita a Graceland, la sposa. Priscilla diventa la principessa di una fiaba.

  • Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2023, Coppa Volpi a Cailee Spaeny per la migliore interpretazione femminile.

“È uno sguardo sensibile su una giovane che si risveglia da un sogno e si confronta con la vita a occhi aperti. Priscilla non è un biopic su un artista e quindi non vediamo quasi mai Elvis sul palco. Il film rimane vicino alla giovane Priscilla, ritraendo il suo isolamento mentre muove i primi passi nella sua nuova vita di donna (prima, adolescente) mantenuta a Graceland, in desiderosa attesa che Elvis torni da un tour o dalle riprese di un film e la avvolga ancora una volta nel calore delle sue attenzioni. Forse questo è un quadro eloquente della vita di troppe donne di quella, come di altre epoche. Si passava da un padre a un marito, negoziando per sempre il proprio posto nel regno degli uomini.
Spaeny delinea con mano ferma la lotta continua di Priscilla per l'indipendenza, la sua tormentata (perché ancora ci crede) disillusione dal vero amore. Lei e Coppola scelgono l'immobilità e la tranquillità piuttosto che lo sfarzo, componendo un ritratto dai toni delicati. L'estetica di Coppola è immacolata. Persino l'evoluzione dello stile di Elvis, da crooner dal taglio pulito a bizzarro indossatore di tute, è presentata in modo semplice, senza ammiccamenti o affettazione.
Priscilla è un film delicato, ma non è né stagnante né freddo. Scelte musicali giudiziose scandiscono in modo toccante i momenti di dolore e smarrimento di Priscilla, la cui fanciullezza svanisce rapidamente quando la verità delle cose inizia a rivelarsi. Film sobrio e controllato visto come una delle creazioni più rappresentative di Sofia Coppola, un altro dei suoi studi sulle giovani donne alla ricerca di stabilità mentre si muovono nel mondo. È uno schizzo convincente e umano di una giovane coinvolta in qualcosa di grande che ha segnato un’epoca e quelle a venire.”

Richard Lawson, Vanity Fair