Ottobre
(Oktjabr', URSS/1928) di Sergej Ejzenštejn (102')
Si celebrano i giorni gloriosi del 1917. La commissione è governativa, i mezzi imponenti, il linguaggio incandescente. Il ritorno di Lenin, il movimento collettivo che parte dal basso e fende la storia, la presa del Palazzo d'inverno. Il teatro rivoluzionario al suo punto più alto di elaborazione concettuale - e di tenerezza (aspettate l'ultima scena). Pure, per il committente, qualcosa non torna: troppo estetismo, troppo "geroglifico" (Naum Kleiman). Le forbici della censura entrano in azione. Tra il cineasta russo ormai più famoso del mondo e il Partito s'instaura un lungo rapporto fatto di adesione e distacco, sconfessioni e riabilitazioni, che infine lascerà dietro di sé un corpus di opere frammentato, largamente incompiuto, impareggiabile per tensione intellettuale e sperimentale. (pcris)
Copia proveniente da Filmmuseum München
Biglietto ridotto con Card Musei Metropolitani di Bologna