NEL GIARDINO DEI CORPI SVELATI
presentazione del catalogo della mostra
Presentazione del catalogo della mostra NEL GIARDINO DEI CORPI SVELATI, dal progetto del fotografo MATTEO PIACENTI a cura di Leonardo Iuffrida.
Autore e curatore in dialogo.
Il progetto di Matteo Piacenti mette in luce la centralità del corpo nella contemporaneità e l’urgente desiderio di autenticità, contatto e senso di comunità della nostra società.
Ricerca di like e follower, stereotipi di genere e l'imposizione di irraggiungibili standard di bellezza ci intrappolano in un costante sforzo performativo di spettacolarizzazione della nostra identità. In un tempo in cui il mondo virtuale sostituisce la vita in modo totalizzante, è indispensabile riportare l'attenzione sull'autenticità, ma anche sulla presenza, la fisicità, l'attiva partecipazione, l'empatia, il senso di comunità e la connessione con l'altro nella vita reale. Senza filtri. Il corpo è un fondamentale e legittimo veicolo di comunicazione della propria identità, ma oggi è diventato uno dei principali strumenti per acquisire valore sociale, a tal punto da diventare un'ossessione collettiva. È necessario, quindi, spogliarsi di condizionamenti culturali e pregiudizi sulla bellezza per vivere più consapevolmente, abbracciare l'unicità di ogni singolo individuo e accogliere le molteplicità del panorama umano, ma soprattutto esigere di rivelarsi ed essere percepiti oltre il dominio delle apparenze. Senza etichette.
La Società frequentemente usa la nudità come arma di controllo e potere. La nudità va invece difesa, quando consapevole e libera, e rivendicata come forma di autodeterminazione e riappropriazione di sé.
MATTEO PIACENTI: nato a Viterbo nel 2001, artista multidisciplinare: utilizza come linguaggi espressivi la fotografia, la scultura, la pittura, l’installazione, la performance, il video. La sua ricerca artistica, sempre intima e legata al suo vissuto, si basa sull’analisi dell’individuo in relazione alla società. È rappresentante della nuova generazione di fotografi dell’Archivio Storico dell’Istituto Luce.
Le sue opere si trovano in rinomate collezioni come l'Archivio Storico dell'Istituto Luce, la Royal Photographic Society e il Museo delle Culture di Lugano, oltre che in importanti collezioni private.