
Maria Petroni. “Io che ero una rondine”. L’Informale di Maria Petroni (1921-1977)
Mostra personale | inaugurazione 5 febbraio h 15
La donazione da parte di Giovanni Barducci di venti dipinti di Maria Petroni è l’occasione per restituire alla pittrice, ora dimenticata, il posto di rilievo che, pur nella solitudine, occupò nell’eterogeneo gruppo di artisti raccolti da Francesco Arcangeli, nei primi anni Cinquanta, sotto la denominazione di “ultimi naturalisti”.
Dopo aver frequentato a Bologna l’Accademia Regazzi, sotto la guida di Pompilio Mandelli, Maria Petroni, spirito libero (“Io che ero una rondine” disse di sé accennando alla propria formazione), si iscrisse all’Accademia di Belle Arti.
Il passaggio dall’iniziale fase figurativa all’Informale fu precoce. Sono gli anni dell’avvicinamento a Vasco Bendini, dei superbi quadri informali in rosso e delle sgocciolature di colore, ma anche dell’intrico delle linee verticali e orizzontali in uno sperimentalismo che, negando le forme, non astrae dalla materia e dagli effetti sensuosi del virtuosismo pittorico.
Dal 1966 al 1973 sembra aver deposto i pennelli. Lasciò il suo testamento artistico in un lungo rotolo di tela colorata che, svolgendosi, dal bianco conduce al nero passando attraverso i colori principali.
Scomparve a Bologna nel 1977.
mostra a cura di Angelo Mazza
- Promosso da Fondazione Carisbo
Orari di apertura ART CITY Bologna:
giovedì 6 febbraio h 15-18
venerdì 7 febbraio h 15-18
sabato 8 febbraio h 10-23
domenica 9 febbraio h 10-19
Orari di apertura ordinari
da martedì a venerdì h 15-18
sabato, domenica e festivi h 10-18
Festivi (Pasqua, Lunedì dell’Angelo, 25 aprile, 1° maggio e 2 giugno) ore 10-18
lunedì chiuso
Inaugurazione 5 febbraio 2025, ore 15.00
Sabato 8 marzo 2025 ore 10.00-23.00 apertura straordinaria in occasione della Giornata internazionale della donna, in coordinamento con il Settore Musei Civici Bologna e la Città metropolitana di Bologna