copertina di Madame Clicquot
27 agosto 2024, 21:30 @ Arena Puccini

Madame Clicquot

(Widow Clicquot, USA/2023) di Thomas Napper (89')

Barbe-Nicole Ponsardin Clicquot è una donna perdutamente innamorata di suo marito. Quando lui viene meno, si prenderà cura della sua vigna e resterà determinata a portare avanti la sua attività vinicola ad ogni costo.

“Non è un biopic convenzionale, Widow Clicquot, piuttosto un ritratto, un dipinto della memoria e di come ricordiamo le nostre vite”, descrive così il suo film il regista Thomas Napper, presente alla Festa del Cinema di Roma insieme ai protagonisti Haley Bennett e Tom Sturridge.
La vera storia è quella di Barbe-Nicole Clicquot, imprenditrice esperta di vini e produttrice del celebre champagne che porta il suo nome, uno dei più pregiati della regione francese.
“È un film indipendente dal brand, però, il che ci ha permesso di lavorare con estrema libertà”, ci tiene a precisare Bennett anche nelle vesti di co-produttrice insieme al compagno Joe Wright.
Al genio e all’intuizione creativa della vedova Clicquot si devono tecniche enologiche usate ancora oggi, ma la sua fu una lotta senza pari nella Francia napoleonica dell’Ottocento. Una donna libera e indipendente che, “è una personalità molto forte che afferma se stessa al di là della considerazione e del giudizio altrui”.
Rifiuta di farsi definire dal matrimonio e dal possesso di un uomo, rimanendo fedele al progetto e alla visione condivisa con François, il marito suicida, interpretato da un intenso e tormentato Tom Sturridge.
Il senso e il messaggio di Widow Cliquot si esprime nella psicologia dei suoi personaggi.
“Da donna borghese che ha vissuto la rivoluzione francese da un punto di vista eccezionale e fuori dall’ordinario, nascosta e salvata dalla sua domestica, Barbe-Nicole ha interiorizzato e compreso il senso delle tre parole che hanno infuocato la Francia: libertà e uguaglianza, certo, ma soprattutto fratellanza” spiega il regista Napper a THR. “E questo si riflette nel modo in cui, da sola e a ventisei anni, gestisce un’azienda e gestisce i suoi operai”, ridistribuendo il potere stesso.
“Non sceglie mai la via più facile, perché è convinta che l’unica cosa che contraddistingue una persona – uomo o donna che sia – sia il modo in cui risponde alle sfide”, prosegue Napper riguardo la sua protagonista.”

Valeria Verbaro, The Hollywood Reporter Roma