25 gennaio 2014, 10:00 @ Biblioteca Multimediale Roberto Ruffilli

Lenti divergenti sulle social practices. Case study Bologna.

un talk per coinvolgere punti di vista differenti che rifletteranno sulle pratiche partecipative in arte e nel sociale | ART CITY Bologna 2014 

In occasione di ART CITY 2014 si svolgerà il talk Lenti divergenti sulle social practices. Case study Bologna per coinvolgere punti di vista differenti che rifletteranno sulle pratiche partecipative in arte e nel sociale, analizzandone i processi di sviluppo e realizzazione. Visioni divergenti, sguardi obliqui, per iniziare a fare il punto su pratiche che hanno raggiunto il riconoscimento del "sistema arte" e l'avallo delle istituzioni pubbliche che sempre più spesso le sostengono e promuovono. Gli ospiti provengono da diverse discipline sociologiche e dall'associazionismo cittadino: Daniele Lupo e Angelika Burtscher, Lungomare Gallery, Bolzano; Emilio Fantin, artista, Bologna; Roberto Grandi, docente di Sociologia processi culturali e comunicativi, Bologna; Alessandro Miti, Studio Ciclostile Architettura, Bologna; Andrea Sassi, Galleria Dispari&Dispari Project, Reggio Emilia; Anna Stuart Tovini, undo.net; Portavoce del Gruppo Residenti in Via Fondazza, Bologna.

Lenti divergenti è il primo appuntamento a Bologna di presentazione del progetto wave equation_pratiche di attivazione, di Anna Maria Tina e Katia Baraldi. Wave equation_pratiche di attivazione è un dispositivo di analisi e azione di arte pubblica che presenta una tensione costante verso i cambiamenti socio-politici della contemporaneità.

Bologna, con la sua perspicua attenzione nei confronti dei progetti di arte pubblica e partecipativa, la sua lunga storia di associazionismo e collaborazione attiva e partecipata, ci sembra il luogo più adatto per attivare un'analisi critica su quanto è stato realizzato. Evidenziare i meccanismi vincenti tanto quanto gli aspetti meno funzionali, tentando un primo bilancio su queste modalità di azione artistica e di pratica sociale. L'intento è di innescare contemporaneamente nuove energie.

La scelta della Biblioteca Roberto Ruffilli, come luogo dell'iniziativa, è collegata alla sua vocazione per le discipline artistiche e per il suo ruolo – ormai consolidato dalle diverse attività culturali promosse – di catalizzatore di saperi e competenze diverse. La biblioteca è luogo di circolazione e diffusione di idee, dove la parola cultura si declina in diversi modi e in particolare in azioni che non si esauriscono all’interno della struttura ma si espandono all’esterno nel contesto sociale. A febbraio 2014 sarà realizzato un appuntamento-confronto con gli utenti della biblioteca per raccogliere opinioni e punti di vista riguardanti il concetto di "partecipazione" (nelle sue forme più varie, dalle scelte che si esplicano nel web e nei social network, all’azione sociale condivisa) e restituire al luogo che ha ospitato il nostro appuntamento un apporto di idee che possa entrare a far parte del suo patrimonio culturale.


Ingresso libero