La pace perpetua di Immanuel Kant: un'utopia?
incontro con Raffaele Riccio
Un sogno da filosofi: tale appare l'idea di pace, non è infatti la guerra ad accompagnare la Storia e a seguirla, onnipresente, in tutti i tempi e in tutti i luoghi? Più che un'anomalia della civiltà, ne è ombra - o doppio oscuro. Se la guerra, coni suoi orrori e la sua ferocia, appare difficile da concettualizzare, la pace, per contrasto, ci appare immediata da concepire. Ma che cosa significa la parola "pace"? Abbiamo mai conosciuto la pace vera? E se la pace fosse soltanto una pura aspirazione ideale, senza concretezza reale? I filosofi, come gli psicoanalisti, non si rassegnano nè a vedere nella guerra semplicemente l'espressione del brutale furore umano né a considerare la pace soltanto una illusioria visione dell' spirito. Il percorso seguito da Kant è in tal senso esemplare. Non si tratta di descrivere una città ideale e inesistente, uno stato immaginario dell'umanità originato da una'improvvisa e inspiegabile mutazione della natura umana. Si tratta, al contrario, di analizzare in modo rigoroso ed esigente il concetto di pace, in tutte le sue implicazioni. Solo allora potremo chiederci a quali condizioni la pace è possibile e solo allora potremo giudicare quanto lo stato di pace perpetua abbia o meno carattere di illusione.
Raffaele Riccio, storico, studioso di storia della coltura e della mentalità del Seicento europeo. Ha pubblicato articoli sulla cultura del Seicento in "Studi di Estetica" e in "Rivista di Estetica" e diversi libri sulla Storia della'alimentazione. Sulla Prima Guerra mondiale ha curato le opere: Gli Italiani e la Grande Guerra, La Guerra sul Carso, Vol. I (2009) e Gli Italiani e la Grande Guerra, La battaglia tra Brenta e Piave, Vol.II (2010). Ha curato la tradizione e l'edizione di: Juan Huarte di San Juan, Esame degli Ingegni (1993). Tra gli ultimi lavori: Attraverso il Cilento, il viaggio di C:T: Ramage da Paestum a Policastro (2013); Armando Diaz, il generale e l'uomo (2018); Galeazzo Sabatini (1593-1662) musicista e uomo di corte (2018 in collaborazione con la storica della musica Maria Chiara Mazzi). Ha pertecipato con il saggio: "Centralità della Storia e della ricerca storiografica nell'elaborazione teorica di Ernesto De Martino" al libro collettaneo Il filo e la trama (2023).
Ore 09:30-12:30 /14:30-17:30
Evento realizzato Punto Einaudi Bologna.