La liuteria bolognese: note di eccellenza
la cultura popolare bolognese | incontri a Palazzo Pepoli
Non tutti sanno che Bologna da oltre cinque secoli ha una tradizione liutaria.
Un sapere che decine di maestri artigiani e botteghe sono riusciti a tramandare nel tempo.
Questo incontro celebra la liuteria del nostro territorio con il riconoscimento di Denominazione Comunale (DE.CO.) ad alcune attività artigianali che discendono dalla prestigiosa scuola fiorita a Bologna nella seconda metà dell’800 grazie a Raffaele Fiorini, fondatore nel 1868 della prima bottega di liuteria proprio nella sede di Palazzo Pepoli.
Nello specifico, si tratta dei liutai Ezia Di Labio, Roberto Regazzi, Bruno Stefanini e Alessandro Urso, il Museo civico di Medicina con il Laboratorio del Maestro liutaio Ansaldo Poggi e la Scuola di Artigianato Artistico del Centopievese.
L’incontro concerto organizzato da Città metropolitana di Bologna e CNA, in programma sabato 18 gennaio alle ore 17, sarà l’occasione per celebrare il riconoscimento della De.Co, scoprire la storia della tradizione liutaria bolognese e ascoltarne le note.
Dopo i saluti di Debora Badiali, sindaca di Budrio a supporto del Sindaco metropolitano per i Distretti Culturali metropolitani e la consegna degli attestati, sarà la professoressa Mariarosa Pollastri, redattrice del disciplinare, in dialogo con i liutai che hanno ottenuto il riconoscimento De.Co, a portare il pubblico alla scoperta della storia di questa antica tradizione. A moderare l’incontro Maurizio Collina di CNA.
Saranno le note di eccellenza di un violino di tradizione bolognese, sapientemente suonato da Roberto Noferini accompagnato al cembalo da Chiara Cattani a chiudere il pomeriggio con musiche di Corelli, Tartini, Mozart e Vitali.
L’incontro è gratuito e aperto al pubblico su prenotazione.