La linea generale
(Staroye i novoye, URSS/1929) di Sergej Ejzenštejn (121')
Fratelli, ancora. Ma la povertà morde, si litiga, si dubita, si perde fiducia. Occorre ripartire dalla base. La contadina Marfa è tra i primi ad accogliere l'idea di una cooperativa, che vede tanti suoi compagni diffidenti e incantati dalle pratiche tribali del pope; saranno il gioioso erotismo meccanico d'una nuova scrematrice, e la poderosa monta d'un toro, a riportare la comunità verso il perduto istinto rivoluzionario. Quasi una favola: il montaggio è ancora sovrano, ma Ejzenštejn esplora il mistero lirico della profondità di campo. La linea generale è il titolo originale; la censura, tra i vari interventi, pretese di cambiarlo in Il vecchio e il nuovo. Quando il film uscì, lo staliniano "sterminio dei kulaki come classe" era ormai alle porte. (pcris)
Accompagnamento al piano di Daniele Furlati
Biglietto ridotto con Card Musei Metropolitani di Bologna