Kiwi666
Covo Club | Eventi stagione 2023/24
KIWI 666
ITA/CHI / Alt Pop /
“Y” è il debutto in italiano di Kiwi666, all’anagrafe Roberto Andrés Lantadilla, cantautore italo-cileno. Dopo la cassetta Wrong Nature (Selvatico Dischi, 2021), che attingeva al mondo lo-fi/psych rock anglosassone, e il primo singolo in Italiano, Hawaii (Collettivo HMCF/Peermusic, 2022), Kiwi666 inizia i lavori al suo primo disco intero in italiano, portato avanti grazie al sodalizio con il cantautore cult Alessandro Fiori (42 Records), con il quale inizierà un percorso di co-produzione e lavoro sui brani.
I 9 pezzi che compongo il disco sono stati registrati in varie location, dal locale modenese La Tenda fino ad arrivare alla Ibexhouse, casa-studio di Fiori. Le sonorità che accompagnano il disco sono varie, dalle innegabili influenze del folk rock americano (Neil Young in primis), fino al synth pop stralunato a là Talking Heads, legate dal filo rosso della psichedelia e un gusto outsider, tra il malinconico e il decadente.
L’avventurarsi nella lingua italiana ha portato Kiwi a un lavoro filologico che scopre una serie di “padri fondatori” del cantautorato più weird e sui generis della tradizione italiana, quasi sempre con il comun denominatore degli anni ’70: dal Lucio Dalla di Com’è profondo il mare, al Paolo Conte a cavallo fra le due decadi, passando per Piero Ciampi e Claudio Lolli. Chiude il cerchio la collaborazione con Alessandro Fiori, che da due decenni con le sue varie formazioni porta avanti quella vena di cantautorato dalle tinte psichedeliche, con echi di Syd Barrett qua e là.
I 9 pezzi che compongo il disco sono stati registrati in varie location, dal locale modenese La Tenda fino ad arrivare alla Ibexhouse, casa-studio di Fiori. Le sonorità che accompagnano il disco sono varie, dalle innegabili influenze del folk rock americano (Neil Young in primis), fino al synth pop stralunato a là Talking Heads, legate dal filo rosso della psichedelia e un gusto outsider, tra il malinconico e il decadente.
L’avventurarsi nella lingua italiana ha portato Kiwi a un lavoro filologico che scopre una serie di “padri fondatori” del cantautorato più weird e sui generis della tradizione italiana, quasi sempre con il comun denominatore degli anni ’70: dal Lucio Dalla di Com’è profondo il mare, al Paolo Conte a cavallo fra le due decadi, passando per Piero Ciampi e Claudio Lolli. Chiude il cerchio la collaborazione con Alessandro Fiori, che da due decenni con le sue varie formazioni porta avanti quella vena di cantautorato dalle tinte psichedeliche, con echi di Syd Barrett qua e là.