copertina di JUDITH HOPF. Phone User 4
dal 6 al 16 febbraio 2025 @ Porta San Vitale

JUDITH HOPF. Phone User 4

scultura in cemento, 2021-2022

Judith Hopf esplora diverse pratiche artistiche come scultura, installazione e video. Punto d’ancoraggio è il linguaggio ironico mutuato dalla slapstick comedy, con il quale l’artista affronta, con amara consapevolezza, importanti questioni sociali e politiche. Secondo Hopf, l’umorismo rende strano ciò che sembra familiare, permettendo di guardare la realtà in modo diverso. Attraverso il filtro dell’ironia, persino l’utilizzo di un cellulare risulta un gesto insolito. Phone User 4 indugia su questo cortocircuito.

La statua, appartenente a una serie più ampia, blocca nel cemento una figura umana intenta a visualizzare lo schermo di uno smartphone. Un movimento compulsivo, a volte inconscio, viene reso manifesto solo nel momento in cui viene fermato nello spazio e nel tempo. Hopf si concentra sul modo in cui si impugna lo smartphone e sulle ragioni per cui si entra in contatto con esso. Phone User 4 appare come un oggetto archeologico ritrovato, futuro calco della società contemporanea. La sensazione di decelerazione legata alla scultura si rispecchia ulteriormente nella sua costruzione che, nella versione in argilla, viene realizzata attraverso l’accumulo e la sovrapposizione manuale di materia. Questa lenta scansione del corpo umano viene poi restituita anche nelle trasposizioni della scultura in cemento. L’utilizzo di questi materiali (argilla o cemento in base ai contesti) da parte di Hopf non rimarca un romantico ritorno alla natura né segue un atteggiamento tecnofobico, piuttosto corrisponde a un impegno continuo su questioni economiche ed ecologiche riguardanti l'odierno sistema dell’arte e le sue politiche di (ri)produzione. Posta al di sotto del varco di Porta San Vitale, Phone User 4 è un invito a cambiare passo, a fermarsi e a guardarsi intorno, un richiamo al rallentamento.


Porta San Vitale
Porta San Vitale fu eretta nel 1286, in seguito alla costruzione della terza cerchia muraria cittadina. La Porta mantenne pressoché il suo aspetto originario fino al 1952, quando se ne ridussero notevolmente le dimensioni eliminando l’avamposto difensivo annesso. Questo ingresso conduceva in maniera diretta a Ravenna attraverso la ‘via del sale’,così chiamata perché percorsa dall’antica Corporazione dei Salaroli, che riforniva di sale la città. 


Special Program
a cura di Caterina Molteni
assistente curatoriale Gabriele Logiudice
project management  Sabrina Samorì
logistica e allestimenti Lorenza Cariello


- main sponsor Banca di Bologna 


Orari di apertura:

da giovedì 6 a domenica 16 febbraio 2025.
Fruibile dall’esterno.