copertina di Jewish Jazz 2024
dal 9 al 14 settembre 2024 @ Museo Ebraico di Bologna

Jewish Jazz 2024

Galut, le musiche della diaspora

Le musiche della diaspora ebraica rappresentano da sempre terreno di incontro e di   dialogo, il canto sinagogale mescolato con struggenti melodie zingare, con il folclore rumeno e con quello ucraino, ma anche con la musica dei paesi del mediterraneo e delle culture arabe. Il mondo musicale ebraico profano si è sviluppato quindi in due correnti, espressioni dei due grandi rami della Diaspora, quello sefardita (Spagna e Mediterraneo) e quello ashkenazita (Europa centro-orientale).
La musica sefardita è dominio privilegiato di un carattere transnazionale in cui si è riversata la particolare attitudine a combinare la specificità degli elementi musicali ebraici con gli emisferi sonori del mondo arabo e della musica rinascimentale europea.
Musica klezmer e canzone yiddish sono invece l’espressione musicale dell’altra grande entità sociale e culturale ebraica, quella ashkenazita. La parola klezmer deriva dai termini kley e zemer e individua la musica popolare prevalentemente strumentale degli ebrei dell’Europa centro-orientale, conservata ed elaborata a partire dal secolo XVII a dispetto delle difficili condizioni materiali e spirituali sofferte a causa di regolamenti e divieti di imperatori, papi e zar.
L’edizione di quest’anno vuole quindi raccontare l’incontro tra queste musiche e queste culture, in segno di pace e di fraternità, grazie ad alcuni storici protagonisti di questo genere: Gabriele Coen con il suo trio Aleph, Enrico Fink con i Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo e i Minimal Klezmer.


Ingresso libero fino a esaurimento posti

I concerti iniziano alle ore 21.00

Museo Ebraico di Bologna

Via Valdonica 1/5, Bologna

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