Durante le repliche della nuova produzione ERT A place of safety della compagnia Kepler-452, due appuntamenti da non perdere:
- Il 2 marzo alle ore 11.00, nell’ambito dell’Ottava edizione del Festival della Rete Specialmente in Biblioteca, si terrà l’incontro Popoli in movimento – Cambiare il racconto
- Dal 27 febbraio al 2 marzo nel Chiostro dell’Arena del Sole verrà ospitata la video-installazione ACQUAINTANCE di Max Cavallari, con il contributo critico di Azzurra Immediato
- Il 2 marzo alle ore 11 -> Popoli in movimento – Cambiare il racconto
Un’opportunità di dialogo e riflessione sul tema del cambiamento del racconto dei “popoli in movimento”, per esplorare come le narrazioni pubbliche possano influenzare profondamente la percezione dei temi sociali e come il racconto stesso sia una componente centrale del vissuto collettivo di una comunità.
A guidare la riflessione, preceduta da una colazione cura delle Cucine popolari offerta al pubblico, saranno la compagnia teatrale Kepler-452, il fotoreporter Max Cavallari e Costanza Spocci – Radio Tre Mondo insieme a Lorenzo Donati, ricercatore e critico teatrale e docente di Discipline dello Spettacolo all’Università di Bologna, che offriranno il loro personale punto di vista su come le narrazioni sui flussi migratori vengano costruite, percepite e trasformate.
ingresso libero
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Cambiamenti…idee in movimento promosso da: Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Biblioteca Amilcar Cabral, Biblioteca di Scienze dell’Educazione “Mario Gattullo” – Alma Mater Studiorum – UniBo.
La Rete Specialmente in Biblioteca aderisce al Patto per la lettura di Bologna.
- Dal 27 febbraio al 2 marzo nel Chiostro dell’Arena del Sole verrà ospitata la video-installazione ACQUAINTANCE di Max Cavallari, con il contributo critico di Azzurra Immediato.
Nel sempiterno esistere come nelle parole scritte per Ulisse, il mare è teatro d’umanità, è palcoscenico molteplice di ruoli, poteri, forza e debolezze, storiche, politiche, umane, militari. Ed in quanti modi il Mediterraneo può esser raccontato? Innumerevoli sono i punti di vista, solo che alcuni hanno avuto, nei secoli, molta più fortuna, altri, al contrario, sono stati inabissati. Le cronache degli ultimi anni agguantano le onde perdendole subito dopo, generano profondità drammatiche, oscure, inaccessibili. E se, invece, provassimo a porre il nostro sguardo laddove nessuno osa guardare? Max Cavallari, fotografo e documentarista, ha posto più d’una volta il proprio obiettivo al servizio delle onde mediterranee e di ciò che esse svelano ma che, altrettanto subitamente, trasformano in impercettibile.
ACQUAINTANCE è – anche – questo: il racconto di una umanità oltre il visibile, al di là del pregiudizio. Ogni scatto di questo progetto racconta il tragitto di un viaggio, sostanziato dalla dignità, spesso violata, delle grandi migrazioni. Il suo obiettivo ha colto istanti di una quotidianità sospesa, non spettacolarizzata, che sembra non interessare l’opinione pubblica e che pone in primo piano le vite di chi vive, come equipaggio, sulle navi delle ONG, come la Humanity 1, che ha ospitato il fotografo, sancendo la visione di una limbica prospettiva. Chi sono le persone, i giovani che scelgono la via del mare per salvare vite? Cosa accade lontano dai riflettori? Cosa succede nei medesimi istanti in cui altre vite chiedono aiuto, spossate dall’incubo della morte, della fine? Cosa significa ricevere una richiesta d’aiuto nel Mediterraneo? Cosa vuol dire far sì che persone provenienti da altrove anche lontani dal Mediterraneo uniscano le proprie forze per gettare una speranza tra i rabbiosi flutti che portano alla deriva esistenze disperate?
ingresso libero