Incontro con Fatima Ouassak | annullato
in occasione della presentazione del suo libro
Causa allerta meteo, l’incontro è stato annullato.
L’ecologia pirata non è un sapere che discende da pochi esperti alla gente comune, ma una visione radicata nell’esperienza di chi è più esposto alla devastazione del territorio.
Incontro con Fatima Ouassak in occasione della presentazione del suo libro Per un'ecologia pirata...e saremo liberi! Tamu Edizioni 2024, traduzione di Valeria Gennari, prefazione di Valeria Cirillo e Nina Ferrante.
Insieme all'autrice intervengono Nicoletta Tranquillo (Kilowatt), Michael Tortorella (Dottorando in Storie, culture e politiche del globale presso Unibo) e Mariadele Di Blasio di Bologna climate justice (parte di PLAT). Traduzione a cura di Camilla De Concini.
Che cosa hanno da dire gli abitanti dei quartieri popolari delle città europee, figli dell’immigrazione postcoloniale, sulla crisi ambientale in atto? Che cosa hanno da dire i bambini di questi quartieri, che si vedono sottrarre le aree verdi e che conoscono lo spazio pubblico non come luogo dove giocare ma dove temere fin da piccoli il controllo razzista della polizia? L’ecologia pirata di cui parla questo libro non è un sapere che discende da pochi esperti alla gente comune, ma una visione radicata nell’esperienza di chi è più esposto alla devastazione del territorio. Nel progetto dell’estrema destra la connessione tra cambiamento climatico e migrazione è chiara: muri sempre più alti a separare i quartieri ricchi dai quartieri poveri, e l’Europa dall’Africa, garantiranno a una minoranza di mantenere il proprio livello di benessere.
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Fatima Ouassak, co-fondatrice della prima Casa dell’ecologia popolare in Francia, denunciando gli errori di un ecologismo elitario e islamofobo che si dice progressista formula un progetto altrettanto chiaro, in cui l’abolizione delle frontiere diventa il perno del diritto a respirare bene.
Nicoletta Tranquillo è socia fondatrice di Kilowatt e direttrice artistica di Serra Madre. E’ economista ma si occupa di ecologia, cambiamento climatico e crisi ambientale da sempre, facendo dialogare discipline, ambiti e settori diversi. Da un po’ di anni si occupa in particolare di allenare un pensiero e un’immaginazione ecologica attraverso il dialogo tra l’arte e le scienze.
Michael Tortorella è attivista politico della Convocatoria Ecologista Taranto, frequenta il dottorato in geografia presso l’Università di Bologna, su memoria, geografia e colonialismo italiano, con focus specifico sul rapporto tra questione meridionale e coloniale da una prospettiva ecologico-politica.
Evento promosso da Tamu Edizioni, serra madre, Biblioteca Amilcar Cabral e Libreria delle donne di Bologna nell’ambito del Patto per la lettura di Bologna