copertina di Francesco, Antonio e i Minoritismi
31 maggio 2024, 10:00 @ Biblioteca San Francesco (a destra della facciata della Basilica)

Francesco, Antonio e i Minoritismi

Convegno di studi in occasione dell'VIII centenario della lettera di frate Francesco a frate Antonio. In memoria di Padre Gino Zanotti (1923-2008)

Officina San Francesco Bologna. Sezione di storia del francescanesimo 
Centro Studi Antoniani - Padova

Francesco, Antonio e i Minoritismi
Convegno di studi in occasione dell'VIII centenario della lettera di frate Francesco a frate Antonio. 
In memoria di Padre Gino Zanotti (1923-2008)

Con il patrocinio di: Regione Emilia-Romagna; Comune di Bologna; Arcidiocesi di Bologna; Dipartimento di Filologia classica e Italianistica dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna. Con il contributo di: Provincia Italiana di S. Antonio di Padova dei Frati Minori Conventuali

Bologna, Biblioteca San Francesco Bologna, ore 10.00-13 / 14.30-16.30
(ingresso dalla omonima Piazza, a destra della facciata della Basilica)

Saluti, ore 10.00
Ricordo di Padre Gino Zanotti, O.F.M.Conv. nel primo centenario della nascita

Prima sessione, ore 10.30 – 13.00
Francesco Santi, (Università di Bologna), «Gli scritti di Francesco d’Assisi nella critica storica»
Stefano Brufani (Università di Perugia), «Ancora sulla 'Epistola ad Antonium'» di Francesco d'Assisi
Eleonora Lombardo (Università di Padova), «Antonio predicatore»
Maria Teresa Dolso (Università di Padova), «Minoritismi nel secolo XIII»

Seconda sessione 14.30 – 16.30
Riccardo Parmeggiani (Università di Bologna), «Francesco, Antonio e la prima comunità minoritica di Bologna»
Enrico Fusaroli Casadei (Università di Bologna), «I Minori in Emilia-Romagna nel XIII secolo»
Roberto Lambertini (Università di Macerata), «I frati Minori e gli studi:
sul contesto del caso bolognese»
Luciano Bertazzo (Facoltà Teologica del Triveneto, Padova), «Antonio e Francesco»


«A frate Antonio, mio vescovo, frate Francesco augura salute. Ho piacere che tu insegni la sacra teologia ai frati, purché in questa occupazione tu non estingua lo spirito della santa orazione e devozione, come sta scritto nella Regola. Sta' bene».

Così la breve lettera che Francesco d’Assisi scrisse, probabilmente nel 1224, ad Antonio da Lisbona, il futuro Santo di Padova, in quel tempo dimorante a Bologna nel primitivo insediamento di Santa Maria delle Pugliole.
Come tutti gli scritti di Francesco anche le poche righe di questa lettera suscitano una miriade di interrogativi: l’illetterato Francesco riconosce dunque un ruolo allo studio della teologia e gli piace che essa sia insegnata? Ha forse la preoccupazione dell’ortodossia, che
dalla consapevolezza teologica riceve un aiuto?
Nel dire che a lui piace che Antonio la insegni, solo lo mette in guardia affinché non sia spento lo spirito di preghiera, che è dunque posto al centro della 'Regola', quasi sua principale finalità. Certo, in queste due linee non c’è tutto Francesco, ma di certo c’è una tensione
che mette in movimento molti dei temi che intorno al suo profilo si intrecciano. Nella storia successiva il piccolo biglietto ha contribuito a generare quella pluralità minoritica che è anche il fascino della tradizione francescana.
Nell’VIII centenario di questa corrispondenza davvero memorabile tra Francesco ed Antonio l’Officina San Francesco Bologna con il Centro Studi Antoniani di Padova hanno promosso un convegno, che serva a rileggere il testo di Francesco e a misurarne la forza storica.