copertina di #Fragili  | Eventi speciali
26 febbraio 2025, 20:00 @ Teatro Comunale Laura Betti di Casalecchio di Reno

#Fragili | Eventi speciali

Teatro comunale Laura Betti | Teatro (per) Famiglie

mercoledì 26 febbraio 2025, ore 20:00
teatro d’attore

 

La Baracca – Testoni Ragazzi
#Fragili

una storia di accettazione e coraggio

 

testo  Margherita Molinazzi
con Matteo Bergonzoni, Margherita Molinazzi
coordinamento drammaturgico e collaborazione alla messa in scena  Guido Castiglia
progetto luci  Giada Ciccolini, Matteo Bergonzoni
esecuzione luci Giada Ciccolini
oggetti di scena  Fabio Galanti
costumi  Tanja Eick

 

dagli 11 ai 15 anni

Caterina e Nicola sono due adolescenti di oggi alle prese con le domande, le insicurezze, il senso di inadeguatezza e spaesamento tipici dell’adolescenza, al quale si affianca e interferisce il mondo virtuale.
I due frequentano la stessa scuola, ma non si sono mai incontrati. La narrazione inizia da due punti distinti, le loro stanze, per poi proseguire nei loro vissuti come linee parallele e speculari che si sfiorano nella realtà, per poi a poco a poco incontrarsi nel mondo virtuale. Linee che creano nuove “geometrie” dove i personaggi si troveranno rinchiusi in modelli sempre più stretti e scomodi.
Le loro storie si sviluppano sperimentando i primi sentimenti e confronti tra amici e coetanei, dove gli intrecci si fanno sempre più fitti, le situazioni scomode si complicano.
Ogni personaggio che attraversa la storia entra in scena con il proprio corpo, le proprie emozioni, le paure, e ognuno con un’esperienza diversa alle spalle, ma tutti uniti da un denominatore comune: la fragilità. Una fragilità che accomuna l’adolescenza e l’essere umano in quanto tale e che, se accettata, può diventare qualcos’altro.
Grazie a due figure adulte ironiche e profonde – la nonna di Caterina e lo zio di Nicola – i due protagonisti riusciranno a trovare nelle loro fragilità i punti di forza per uscire da quelle geometrie opprimenti e cercare una loro “forma”.

L’adolescenza a teatro
Il teatro, come dimensione temporale “altra”, consente un vero contatto con la parte più profonda del sé. Le ragazze e i ragazzi amano sentirsi raccontare tramite gli occhi di altri. Nella sua insicurezza l’adolescente ha bisogno di dispositivi che gli permettano di vivere i conflitti interni tipici della crescita, a cui non sa dare un nome. Il teatro può essere un’alfabetizzazione emotiva e dare un nome alle emozioni.
La visione di uno spettacolo o la partecipazione a un laboratorio possono essere un passaggio di trasformazione, che può aiutare gli adolescenti traghettandoli oltre l’età di mezzo, attraverso la simbolizzazione dei vissuti.
L’adolescente per crescere deve quindi simbolizzare il cambiamento, deve trovare parole e simboli per segnare la sua nuova identità.
A teatro, attraverso spettacoli e laboratori cambia il linguaggio. «La metafora, il mito, il rito: sono questi i ritrovamenti fondamentali di un progetto che guarda alla salvezza, che può essere davvero salvifico».
(M. Bernardi. R. Frabetti, Naviganti. Ragazzi e teatro: incontri di laboratorio, incontri di vita)


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