Foglie al vento
(Kuolleet lehdet, Finlandia/2023) di Aki Kaurismäki (81')
Nella notte di Helsinki si incontrano due solitudini, quella di un operaio meccanico e di una cassiera di supermercato. Entrambi hanno il desiderio di conoscersi meglio, ma un numero di telefono scritto su un foglietto viene perduto e quindi l'incontro viene rinviato, mentre la loro situazione sul versante sociale non sta affatto migliorando. Soprattutto per lui che non riesce a smettere di bere alcolici.
- Festival di Cannes 2023, Premio della Giuria;
- National Board of Review Awards 2023 per migliori cinque film stranieri.
“Foglie al vento è un film di una tenerezza, di una dolcezza, di una delicatezza infinite, nel quale Aki Kaurismäki mette in scena una storia d’amore, materia che, come tema centrale, non aveva ancora trattato, sebbene nella maggior parte dei suoi film ci sia sempre stato spazio per l’amore.
Ed è una storia d’amore in puro stile kaurismäkiano, incentrata su un lui e una lei alle prese con problemi economici, dovuti a un mondo del lavoro ogni giorno più precario, spietato, disumano, alienante, e una precarietà anche esistenziale che rende i protagonisti “foglie al vento”, come il titolo suggerisce; foglie al vento che, fuor di metafora, in un parco della città, vedremo apparire sullo schermo, per la prima volta, in uno snodo narrativo topico, significativo e significante, soltanto a mezz’ora dalla fine del film.
La loro è una solitudine, è una incomunicabilità, che, a inizio film, parrebbero non solo esistenziali, ma addirittura ontologiche, e che, invece, troveranno poi il loro antidoto e il loro ribaltamento nella solidarietà sociale tra proletari vessati e stanchi, nell’amicizia, e, ovviamente, nell’amore. Ma non è facile nemmeno quello, sembra che nulla possa avere un lieto fine, fino a un certo punto della storia e dell’esistenza dei protagonisti; poi, invece.
I rapporti umani che si creano sono sempre fatti di pochissime parole e lunghissimi silenzi, e però di gesti concreti che, col sostegno di una sorte benevola (il caso, la fatalità, nel cinema di Kaurismäki, sono sempre presenti e molto importanti) e di una buona dose di resistenza, alla fine, fanno la differenza.
Foglie al vento è cinema delle piccole cose, delle grandi emozioni, dei sentimenti come prassi e rivoluzione.”
Francesca Pili, Il Manifesto Sardo