Ella di Herbert Achternbuch con Marco Cavicchioli
Acting coach e costumi di Elisabetta Muner
A cura di Associazione Culturale Youkali APS
Josef, interpreta sua madre Ella, ormai rimbecillita da anni di botte, maltrattamenti e degenza in manicomio. Josef, Vestito come la vecchia madre fa suoi il corpo, i gesti e il linguaggio di lei, incerto, frammentato, con periodi che si spezzano e senza unità di tempo e di luogo. Il flusso delle parole ci resitituisce un ritratto tragico che si tramanda di madre in figlio.
“Io la storia della mia vita la so già appena nata mio padre mi aveva già maledetta e la mia vita è passata così botte su botte percosse su percosse e mai un po' d'amore da parte dei miei genitori.
Queste sono le prime parole del testo ELLA di Herbert Achternbusch.
E’ un testo drammatico assolutamente forte potente scabro duro diretto, un lungo monologo in cui è Ella racconta tutta la sua vita, passata fra pollai, manicomi, boschi dove dormiva, orti, stagni, carceri, cliniche, collegi, riformatori, campi di lavori forzati, il peggio che l'umana ospitalità possa offrire.
Nella prefazione del testo dello spettacolo Achternbusch ritiene che Ella sia la continuazione naturale di Psycho di Hitchcock. Lo spettacolo è povero: ci sono quattro suppellettili, un attore, quattro luci.
Mi aiuta in questa avventura Elisabetta Muner già mia collega tanti anni fa e nota costumista in teatro e in cinema. In questo spettacolo funge da acting coach.
Diciamo che è la mia co-regista ma lei per modestia preferisce che la chiami coach.
In realtà mi ha fatto anche il costume che è molto molto azzeccato e mi fornisce anche tutti gli elementi scenici.
Per me è stato un incontro prezioso, dopo tanti anni, e mi ha permesso di lavorare con una delle mie migliori compagne di lavoro di sempre... tutto qui.”
Marco Cavicchioli
Acting coach e costumi di Elisabetta Muner
Herbert Achternbuch: nome d'arte di Herbert Schild nato a Monaco di Baviera nel 1938 e venuto a mancare il 10 gennaio 1922 nella stessa città, è stato regista, sceneggiatore, pittore, poeta e attore di teatro. E’ stato anche produttore dei suoi film, spesso autobiografici. Ha ideato e narrato storie di «ordinaria follia quotidiana» con riferimenti a tematiche astratte e antinaturalistiche. I suoi film, fra cui “Hades” del 1994, non hanno mai trovato una distribuzione in Italia. E’ stato anche autore della sceneggiatura di “Cuore di vetro” di Werner Herzog usicto nel 1976.
In caso di pioggia lo spettacolo è rimandato al 7 settembre
Libri al femminile in collaborazione con Libreria Trame