
DREAD SCOTT. A Man Was Lynched by Police Yesterday
bandiera, 2015
Dread Scott realizza arte rivoluzionaria per spingere la storia in avanti, verso il raggiungimento di un’epoca priva di sfruttamento e oppressione. La sua arte è politica: sfida il suprematismo bianco e denuncia le innumerevoli violenze razziali subite dalla comunità afrodiscendente americana.
A Man Was Lynched by Police Yesterday è una bandiera in cui compare la frase ripetuta a lettere maiuscole. Il drappo nero è stato realizzato in seguito all’uccisione di Walter Scott da parte dell’agente Michael Slager avvenuta in South Carolina nel 2015. Walter Scott era stato fermato dalla polizia perché la sua macchina aveva un faro rotto; sceso dal veicolo, Scott aveva tentato la fuga e l’agente di polizia gli aveva sparato uccidendolo. Questo delitto si inserisce in un ampio clima di sopraffazione verso le persone afroamericane da parte della polizia che continua a rimanere impunita.
Il drappo realizzato dall’artista ricalca fedelmente l’iconica bandiera esposta nella sede ufficiale della National Association for the Advancement of Colored People (NAACP) a New York tra il 1920 e il 1938, come parte della campagna anti-linciaggio sostenuta dall’associazione in epoca segregrazionista. La bandiera riportava la frase “ A MAN WAS LYNCHED YESTERDAY” e sarebbe stata esposta lungo la facciata dell’edificio newyorchese ogni qualvolta una donna nera o un uomo nero fossero stati linciati. Il lavoro di Dread Scott condivide il medesimo tono accusatorio e ne rimarca le analogie con gli eventi attuali. In passato gli assassini non sono mai stati assicurati alla giustizia; allo stesso modo oggi la polizia compie impunemente questi atti brutali. A Man Was Lynched by Police Yesterday è una presa di posizione necessaria rispetto un fenomeno creduto passato ma ancora radicato nel presente.
Porta San Felice
Porta San Felice fu costruita nel XIII secolo, in seguito alla costruzione della terza cerchia muraria cittadina. La Porta, trovandosi sul tracciato della via Emilia verso Modena, venne particolarmente fortificata nelle fasi in cui i due principali centri emiliani si trovavano in una posizione di aperto conflitto. A Porta San Felice è legata la vicenda storica della “secchia rapita” che vide protagonista il furto di un secchio, contenuto in un pozzo adiacente alla Porta, da parte dell’esercito modenese in segno di scherno verso la città di Bologna, dopo la vittoria nella battaglia di Zappolino. Il furto e il relativo scontro costituiscono la trama del poema eroico La Secchia Rapita di Alessandro Tassoni.
Special Program
a cura di Caterina Molteni
assistente curatoriale Gabriele Logiudice
project management Sabrina Samorì
logistica e allestimenti Lorenza Cariello
- main sponsor Banca di Bologna
Orari di apertura:
da giovedì 6 a domenica 16 febbraio 2025.
Fruibile dall'esterno.