“...che mi fa sovvenir del mondo antico”. Archeologia e Divina Commedia
mostra dedicata a Dante Alighieri nell'anno a 700 anni dalla morte
Il primo progetto espositivo di Agorà Archeologia, a cura di Marinella Marchesi, è dedicato a Dante Alighieri nell'anno in cui ricorre la celebrazione dei 700 anni dalla morte.
Attraverso materiali di varie provenienze, tutti appartenenti al patrimonio del museo, il percorso analizza personaggi e tradizioni miti-storiche del mondo antico, riprese e rielaborate in chiave cristiana nella costruzione dell’Aldilà della Divina Commedia.
La narrazione del viaggio che Dante intraprende il 25 marzo del 1300 attraverso i tre regni oltremondani è infatti un insieme perfetto di influssi e apporti culturali, filosofici, teologici e letterari che provengono non solo dal mondo classico - quelli sicuramente più evidenti - ma anche dalle aree orientali del bacino del Mediterraneo, filtrati dalle tradizioni ebraica, greco-romana e cristiana e dalle successive dottrine medievali.
La mostra si apre, perciò, con un rapido sguardo al complesso sistema dell’Aldilà egizio, nelle cui regioni si svolgeva il cammino dell’anima e al contempo il viaggio notturno del sole, molto probabilmente noto a Dante solo per via indiretta, forse anche attraverso le cosiddette “Visioni dell’Aldilà”, ben diffuse nel Medioevo.
Seguono le immagini e le storie di coloro che precedettero Dante nel viaggio oltremondano: i protagonisti di catabasi, cioè di discese agli Inferi, e di incontri con le anime dei defunti che popolano la letteratura greca e latina e sulle cui tracce si incammina anche il sommo poeta, ricordandoli tutti nel corso della sua narrazione, secondo diverse modalità.
Strettamente connessi a questi, vi sono poi i custodi e i giudici infernali, le cui raffigurazioni, a partire dal mondo antico, hanno attraversato le espressioni artistiche di tutte le epoche. In prevalenza esseri ibridi e mostruosi tratti dalla mitologia classica, già presenti nell’Aldilà greco-romano, subiscono nell’Inferno dantesco una trasformazione in chiave demoniaca e simbolica. Una panoramica conclusiva è infine dedicata alle numerose divinità pagane che Dante reinterpreta attraverso lo sguardo del Cristianesimo, nella profonda convinzione che dietro ai miti classici si celassero verità interpretabili cristianamente: sono quelle divinità cui si appella affinché ispirino la stesura del suo poema - le Muse ed Apollo - e quelle che danno il nome ai pianeti associati a sette dei nove cieli in cui si articola il Paradiso.
Orari di apertura:
lunedì e mercoledì h 9-14
giovedì e venerdì h 15-19
sabato, domenica e festivi h 10-19
Visite guidate a cura di ASTER:
Domenica 4 luglio h 17 e 18
Venerdì 9 luglio h 17 e 18
Domenica 18 luglio h 17 e 18
Venerdì 23 luglio h 17 e 18
Venerdì 30 luglio h 17 e 18
Venerdì 27 agosto h 17 e 18
Domenica 19 settembre h 17 e 18
Sabato 2 ottobre h 17 e 18
Domenica 14 novembre h 17.30
Prenotazione obbligatoria a musarcheoscuole@comune.bologna.it indicando numero di persone e cellulare.
Costo di partecipazione: biglietto museo (visita guidata gratuita)