Che cos’è la critica? e Marxismi foucaultiani
presentazione dei libri
Presentazione dei libri Che cos’è la critica? di Michel Foucault (DeriveApprodi, 2024) e Marxismi foucaultiani. Una mappa critica di Matteo Polleri (Mimesis, 2024).
Matteo Polleri (autore e traduttore) ne discute con Claudio Cavallari (docente Istituto Toniolo).
I LIBRI
Che cos’è la critica? di Michel Foucault (DeriveApprodi, 2024)
Il libro è basato su conferenze e dibattiti tenuti da Michel Foucault nel 1978 alla Sorbona di Parigi e a Berkeley, Università della California. I testi qui pubblicati sono frutto di una nuova ricostruzione critica o del tutto inediti in Italia. Foucault vi affronta per la prima volta in maniera esplicita la questione della «critica»: della sua natura, dei suoi obiettivi e delle sue implicazioni etiche e politiche. Attraverso un confronto con il celebre articolo kantiano Was ist Aufklärung?, il filosofo francese propone una definizione originale della «critica» come specifica attitudine etico-politica: l’arte di non essere eccessivamente governati. Distanziandosi dall’idea di critica come analisi dei limiti e della legittimità della conoscenza, Foucault mette al centro il rapporto tra potere, verità e soggettivazione, delineando un inedito modello di critica della società. È precisamente tale modello di critica che l’autore assume per la sua opera filosofica, rivendicando in questo modo la sua posizione singolare nel dibattito filosoficopolitico contemporaneo. Con l’invasione dell’Ucraina e la distruzione di Gaza, nei nostri notiziari si è improvvisamente rifatta viva una vecchia conoscenza: la bomba atomica. A nominarla sono adesso ministri e presidenti che ancora una volta potranno poi celebrarne la funzione deterrente. Rischiamo così di ignorare quanto la bomba non abbia mai smesso di svolgere anche un secondo tipo di lavoro. Di questo lavoro, a partire dalla vicenda poco nota dei rifugi antiatomici promossi dall’amministrazione Kennedy nei giorni più frenetici della guerra fredda, il libro rende conto attraverso l’analisi della narrativa e del cinema di fantascienza, le fonti storiche e la cronaca di costume, il fumetto e la riflessione filosofica, per giungere alla conclusione che nonostante il loro fallimento commerciale, proprio quei rifugi avrebbero dato una forma compiuta alle proposte di salvezza che continuano a orientare il mondo sempre più pericolante in cui sopravviviamo. Insomma, ecco qua la storia di un incubo che non ha mai abbandonato le nostre vite.
Marxismi foucaultiani. Una mappa critica di Matteo Polleri (Mimesis, 2024)
Nell’ultimo ventennio numerosi filosofi hanno trovato in Michel Foucault una risorsa per rinnovare, rifondare o superare il marxismo. In modi diversi, questi autori hanno preso alla lettera l’invito, formulato dallo stesso Foucault, a trattare i suoi lavori come delle “piccole cassette degli attrezzi” da impiegare a seconda delle esigenze. Essi hanno così incrociato le più note nozioni foucaultiane (“modi di vita”, “neoliberalismo” e “biopolitica”) con alcune importanti categorie marxiste (“critica”, “capitale” e “produzione”). Sorprendenti e originali, questi “marxismi foucaultiani” sollevano tuttavia alcuni interrogativi. Cosa significa che la “critica” deve essere “immanente” alla realtà sociale e alle sue dinamiche? Quali sono le diverse teorie possibili del “neoliberalismo”? Che rapporto esiste tra la “biopolitica” di Foucault e quella che i marxisti chiamano “produzione capitalistica”? Rispondendo a queste domande, il libro chiarisce e discute alcuni dei concetti scaturiti dall’incontro tra marxismo e pensiero foucaultiano.
Claudio Cavallari è Dottore di Ricerca in Filosofia e si occupa del rapporto tra filosofia politica e psicoanalisi. Insegna presso l’Istituto Superiore di Scienze dell’Educazione e della Formazione “G. Toniolo” di Modena. E' autore, tra altri titoli, di Pensare l'abisso. Jacques Lacan e la sovversione del soggetto (DeriveApprodi 2021).
Matteo Polleri è ricercatore presso l’unità di ricerca multidisciplinare Sophiapol dell’Université Paris Nanterre, dove insegna, e la Fondazione Luigi Einaudi di Torino; ha inoltre svolto un dottorato binazionale in Filosofia politica tra la Scuola Normale Superiore di Pisa e l’ateneo di Nanterre. Ha recentemente curato Almanacco di Filosofia e Politica 5. Sulla fondazione. Anarchia e istituzioni (con S. Dadà, 2023) e il dossier The Subterranean Current of Political Inquiry (2019) per la rivista “The South Atlantic Quarterly”.