Cultura Bologna
copertina di Caracas
11 luglio 2024, 21:45 @ Arena Puccini

Caracas

(Italia/2024) di Marco D'Amore (110')

Giordano Fonte è un celebrato scrittore napoletano che torna dopo tanti anni nella sua città dove annuncia che smetterà di scrivere. Caracas è un uomo che non ama le mezze misure, milita in un gruppo violento di estrema destra e sta per convertirsi all'Islam. Yasmina è la sua amata, drogata persa nei vicoli della città. Dal loro incontro-scontro, dopo il buio della notte, s'intravede una nuova alba per Napoli.

“Il film è aperto e chiuso dalla stessa frase, fortemente emblematica, scandita dal narratore, appunto Fonte. Recita: “A volte è meglio non sapere le cose. Il bello della vita è proprio questo: ignorare che cosa accadrà domani; anzi, che cosa accadrà tra un istante. Del resto, come potremmo nutrire qualche speranza sul nostro futuro, se lo conoscessimo già?”. In mezzo succedono tante cose, tra affondi feroci e tenere parentesi, dentro una dimensione tra onirica e meditabonda, tra labirintica e circolare.”

Michele Anselmi, Cinemonitor

“Caracas è un film irriducibilmente romantico, è un’opera civile e umanissima, sono 110 minuti di solitudine e neorealismo magico, ma anche un’opera che parla dell’anima profonda di una città che tutti pensano di conoscere, ma che in realtà è lei che conosce tutti e tutto, che è Napoli, ma anche Mumbai, Buenos Aires e sì, pure Caracas, ovvio.
Caracas è Mad Entertainment che si evolve ancora e ancora, è Napoli che racconta Napoli, che resta a combattere, ma che sa, ha capito che andare non è una fuga. È il pretesto, anzi la premessa per un nuovo ritorno.
Caracas, infine, è il nuovo esordio di Marco D’Amore che ricomincia da tre. Dopo la filiazione del “suo” Gomorra e un documentario, ecco che, come sempre cominciando dal punto più alto e difficile, si cimenta davvero nella finzione, fa un film d’autore sfidando lo scrittore più complesso e sfaccettato e profondo di una generazione, partigiana e idealista.
Perché così si finisce a tener la mano agli sconfitti, agli ultimi. Ma perché i primi barano, mentre i Caracas, davanti agli occhi ematici e dolenti dei Giordano, si accontentano di briciole di ideologie e religioni. Sono Cristi orfani di Dio, patria e famiglia.”

Boris Sollazzo, The Hollywood Reporter Roma

Incontro con Marco D’Amore