Calcinculo
Venti d’Estate Ai 300 scalini
Domenica 11 settembre, ore 21
BABILONIA TEATRI
presenta
CALCINCULO
candidato ai premi Ubu come miglior novità italiana/ricerca drammaturgica e come miglior progetto sonoro/musiche originali
Biglietto 11,50 € + prevendita
In vendita online su BoxerTicket
Di e con Enrico Castellani e Valeria Raimondi | musiche Lorenzo Scuda | direzione di scena Luca Scotton | fonico Luca Scapellato | produzione Babilonia Teatri, La Piccionaia centro di produzione teatrale | coproduzione Operaestate Festival Veneto | scene Babilonia Teatri | produzione 2018
Calcinculo è uno spettacolo dove le parole prendono la forma della musica. Dove la musica prende la forma delle parole. Uno spettacolo in cui musica e teatro si contaminano e dialogano in modo incessante e vertiginoso.
Viviamo un tempo ossessivo che le parole e le immagini non riescono più a raccontare da sole, la musica arriva in soccorso come una medicina e o una miccia esplosiva.
Cantami o diva dell'ira di oggi.
Cantiamo sulle macerie.
Calcinculo è un avanspettacolo di illusioni che si sgretolano: fame di successo, di denaro, liberistica trasparenza, suprematismo delle leghe.
Calcinculo è il delirio paranoico di un mondo che elegge a guida la paura percepita.
Mettiamo il pannolone per non dover interrompere partite planetarie contro avversari lontani mille miglia da noi che un satellite elegge a nostri amici ed avversari.
Accudiamo bambole iperrealiste che non piangono e di notte non si svegliano, ma che hanno le fattezze di bambini veri.
Abbiamo smesso di andare a votare, ma chiediamo che i diritti e i doveri dei nostri cani, gatti, canarini e tartarughe e criceti e conigli e porcellini d'india e pesci rossi siano sanciti dalla legge e che il tribunale si occupi della loro dignità e del rispetto nei loro confronti.
Abbiamo deciso che è arcaico esprimere un'opinione all'interno di una collettività negli ambiti che ci competono, ma commentiamo qualunque notizia schermati da uno schermo.
Calcinculo è uno spettacolo che vuole fotografare il nostro oggi.
Le sue perversioni e le sue fughe da se stesso.
La sua incapacità di immaginare un futuro, di sognarlo, di tendere verso un ideale, di credere. Con questo spettacolo intendiamo raccontare il mondo che ci circonda con il nostro sguardo tagliente, dolente ed ironico.
Calcinculo incarna ed esprime la nostra visione divergente del panorama mondo a partire dal nostro micromondo per arrivare ad essere specchio di scenari che ci appaiono continuamente vicinissimi e lontanissimi assieme.
Le contraddizioni che osserviamo sono prima di tutto le nostre.
Attorno a noi tutto sembra così veloce da non riuscire a trattenere niente.
Sembriamo dinosauri sopravvissuti alle glaciazioni.
Realtà e finzione si sovrappongono: spesso non è chiaro dove finisca la vita reale e dove inizi la sua rappresentazione e viceversa.
Evento realizzato con il sostegno di Regione Emilia-Romagna e Dipartimento Cultura Comune di Bologna.
Note musicali di Babilonia Teatri e Lorenzo Scuda.
Calcinculo è l'incontro tra il teatro di Babilonia Teatri e la musica di Lorenzo Scuda, musicista e interprete degli Oblivion.
Lorenzo è stato spettatore assiduo dei nostri spettacoli e qualche anno fa ci ha invitati a mandargli i nostri testi per vedere come potevano suonare sulle sue note. Aveva avvertito nelle nostre parole e nella nostra recitazione qualcosa che poteva dialogare con la sua musica.
Quando abbiamo iniziato a pensare che Calcinculo sarebbe stato uno spettacolo dove la musica sarebbe stata protagonista abbiamo subito pensato a Lorenzo.
Per noi la musica è sempre stata elemento centrale dei nostri spettacoli. Le canzoni hanno sempre avuto una valenza drammaturgica, non sono mai state né un tappeto sonoro o né una semplice atmosfera. Con Calcinculo però, per la prima volta, abbiamo scritto delle parole, che Lorenzo ha reso canzoni, e che vengono cantate dal vivo.
Calcinculo ha una forma ibrida che non risponde a nessuno schema, è uno spettacolo dove la musica e il teatro convivono dando vita a uno spettacolo concerto.
(Babilonia Teatri)
Il teatro e i testi di Babilonia Teatri sono sempre stati musica. Incessanti, martellanti, ritmici. E io ne sono sempre stato un grande fan. E ho sempre pensato che valesse la pena provare a trovare una via musicale/cantata per dare a queste parole ancora più forza.
Ne abbiamo parlato ogni tanto. Per mesi. Poi abbiamo preso il via.
CALCINCULO è questo. Il tentativo di fare deflagrare esponenzialmente quelle parole. Tutto è al servizio di quelle parole. Rarissimamente le abbiamo piegate a logiche musicali.
E così suonano. Strazianti, martellanti, urgenti, folli. Irregolari. Come folli e irregolari sono i colori musicali che abbiamo scelto. Elettronica, muri di chitarre, muri di voci sovrapposte. Mitragliate di parole. Sonorità che vanno dall’indie più crudo, al reggae, al pop contemporaneo, alla EDM, sempre con un approccio POP.
Con la voglia di NON essere intellettuali, snob, ricercati.
Con la voglia di essere soprattutto contemporanei.
In questo approccio c’è totale affinità, l’universo Oblivion e l’universo Babilonia sono mondi così diversi ma in fondo così affini.
C’è affinità generazionale innanzitutto.
C’è grande devozione al lavoro e passione maniacale per il dettaglio.
C’è voglia di mettersi sempre alla prova in situazioni e linguaggi nuovi, impensabili.
C’è voglia di stupire, sbalordire, di non essere prevedibili.
C’è voglia di parlare a tutti. In modo diretto ed efficace.
Ne è venuta fuori una pulsazione animale, vitale anche quando è più distruttiva o semplicemente annoiata.
Perché così io li vedo. Vitali. Anche se loro negano sempre.
(Lorenzo Scuda)
Come arrivare
Lo spazio si trova all’interno del Parco San Pellegrino; vi si accede da via di Casaglia salendo gli scalini adiacenti al civico 37 o attraverso il percorso CAI 914 che attraversa il parco da Villa Spada.
Maggiori informazioni sul sito http://ai300scalini.blogspot.com/