Cultura Bologna
copertina di Barbie
12 agosto 2023, 21:30 @ Arena Puccini

Barbie

(USA-Regno Unito/2023) di Greta Gerwig (114') | Arena Puccini 2023

Regia: Greta Gerwig

Interpreti: Margot Robbie, Ryan Gosling, America Ferrera, Dua Lipa, Will Ferrell, John Cena, Kate McKinnon, Issa Rae, Rhea Perlman, Hari Nef, Alexandra Shipp

Origine e produzione: USA, Regno Unito / David Heyman, Margot Robbie, Tom Ackerley, Robbie Brenner, Heyday Films, LuckyChap Entertainment, Mattel Films

Durata: 114’

Barbie, che vive a Barbie Land, viene cacciata dal paese perché non è una bambola dall'aspetto perfetto. Senza un posto dove andare, parte per il mondo umano e cerca la vera felicità.

“Anche se non si può parlare esattamente di un “dio”, nella Barbie di Greta Gerwig (a meno che non si consideri divina la voce della narratrice onnisciente di Helen Mirren), la regista si confronta evidentemente con il mito della creazione.
Barbieland, un universo parallelo popolato da iterazioni infinite della bambola Mattel, è il suo territorio. Il vasto repertorio di bambole, una miniera di prodotti di successo, idee mediocri e campioni fuori produzione, sono gli strumenti della sua indagine. Gerwig gioca con la ricchezza e la particolarità della materia in questa intelligente rivisitazione delle Barbie, riuscendo a inserirsi con abilità nei confini di un film “brandizzato”.
Barbie è animato da battute – a volte irresistibili, sempre degne di nota – che prendono in giro la Mattel, sottolineando tutti i nonsense nella storia della bambola e mettendo in luce le contraddizioni di una società caparbiamente sessista. Con Gerwig si gode nei dettagli. La sua Barbieland – il design è di Sarah Greenwood, i costumi di Jacqueline Durran – è un febbricitante sogno rosa. Un tripudio di magenta e blush con la colonna sonora funky di Mark Ronson e Andrew Wyatt e gli inni bubblegum di Dua Lipa, Nicki Minaj e Ice Spice. Alberi di plastica e case da sogno su due piani fiancheggiano ogni viale di questo luogo in riva all’oceano. Le strade sono percorse da veicoli senza motore, anche se la gente si muove, preferibilmente, volando. Pensateci: avete mai visto una Barbie fare le scale?
Un esercito di Ken pattuglia le spiagge incontaminate del paese. Le bambole non sono in grado di salvare la gente che annega: se ne stanno in piedi per fare bella figura. Eppure, a fare i lavori che contano sono le Barbie: Barbie è il presidente ma anche tutti i membri della Corte Suprema. Barbie è un medico e un fisico. Barbie ha vinto tutti i premi Nobel e probabilmente ha trovato la cura per il cancro. Barbieland è l’utopia femminista come specchio inverso della nostra realtà patriarcale, come sottolineato dai commenti fuori campo di Mirren. Barbie è un’estensione della fantasia politica, è un esercizio di “what-if”. Barbie è andata nello spazio, ha potuto votare prima che molte donne (vere) ne avessero diritto. Anche il suo aspetto è cambiato, riflettendo i canoni di bellezza di ogni epoca storica.
Gerwig dà vita al suo mondo rosa mettendo in scena una serie di bambole interpretate da un cast formidabile: Issa Rae, Emma Mackey, Alexandra Shipp e Hari Nef sono solo alcuni dei volti del film. Ma la protagonista indiscussa di questa commedia intelligente e divertente è la Barbie Stereotipata (Margot Robbie), la tipica bellona dai capelli biondi e gli occhi azzurri, uscita dall’immaginazione di Ruth Handler (la creatrice di Barbie, ndt). La sua controparte Ken è interpretata con slancio e leggerezza da un bravissimo Ryan Gosling (con Simu Liu, Kingsley Ben-Adir e John Cena tra gli altri Ken assortiti del film). La coppia è una versione di Eva e Adamo in cui Eva è la preferita di Dio. E Adamo il peccatore.”

Lovia Gyarkye, The Hollywood Reporter Roma