5 giugno 2025, 17:00 @ Biblioteca Amilcar Cabral

Archivi visuali: narrare l'oppressione in Palestina e Libano

incontro

Con Giulia Aiello e Ines Peta

L’intervento, pensato come una lezione aperta, si propone di esplorare come l’oppressione israeliana viene narrata e rappresentata da artisti contemporanei palestinesi e libanesi attraverso le loro graphic narrative. L’analisi si concentrerà su due opere emblematiche: Beirut Won’t Cry (2019) di Mazen Kerbaj e Racconto Palestina (2021) di Mohammad Sabaaneh. La prima è una pubblicazione nata dal blog dell’autore, che durante la guerra del 2006 con Israele documentava quotidianamente il conflitto e le sue ripercussioni traumatiche sulla popolazione libanese. La seconda è una graphic novel in cui Sabaaneh, più volte imprigionato e torturato nelle carceri israeliane, racconta l’oppressione del popolo palestinese sotto occupazione evocando esperienze personali e storie drammatiche di cui è stato lui stesso testimone. Queste opere, come molte altre, dimostrano che la letteratura e l’arte diventano veri e propri archivi, capaci di preservare memorie individuali e collettive e di trasformarle in testimonianze universali dell’oppressione e della resistenza.


Giulia Aiello si è laureata all’Università Ca’ Foscari di Venezia ed è attualmente dottoranda e tutor didattico di lingua e letteratura araba presso il Dipartimento di Lingue, Letteratura e Culture moderne dell’Università di Bologna. Ha condotto periodi di studio in Tunisia e in Libano tra il 2017 e il 2019 e nel 2022 è stata visiting researcher presso l’Università di Oslo in Norvegia. Nell’a.a. 2023/2024 ha fatto parte del comitato scientifico e organizzativo del programma Erasmus+ Bip dal titolo Traumatic memory and national identity across languages and cultures: Japan, Lebanon and modern-day Egypt nato dalla collaborazione dell’Università di Bologna, di Oslo e di Stoccolma. Si occupa di sociolinguistica araba e letteratura araba contemporanea, con un particolare focus sulle graphic narratives libanesi.

Ines Peta si è laureata all’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” in Lingue e Letterature Straniere con indirizzo filologico-letterario (2005). Ha in seguito ottenuto il doppio titolo di Dottore di Ricerca attraverso una co-tutela tra l’Università di Salerno e l’Université de Saint-Joseph di Beirut (2010). Dal 2011 al 2019 è stata docente a contratto presso l’Università Cattolica di Milano. Dal 2019 al 2022 è stata Ricercatrice RTD tipo B in Lingua e Letteratura araba presso l'Università di Bologna. Dal 2022 è Professoressa Associata nella medesima università. È stata ricercatrice in diversi progetti promossi dalla Fondazione Internazionale Oasis (2014, 2015, 2017). Attualmente è Responsabile Locale (RL) del progetto PRIN 2022 Environmental Anomalies & Political Legitimacy in Global Eurasia, 12th-14th century. Si occupa in particolare di lessico religioso, soprattutto teologico, filosofico e mistico. Ha lavorato sulla letteratura polemica islamo-cristiana in lingua araba, sul pensiero teologico e filosofico di al-Ghazālī (m. 1111) e, più di recente, su quello di Ahmad Amīn (m. 1954).