copertina di ANGELO PLESSAS. Extropic Optimisms: Portal IV
dal 6 al 16 febbraio 2025 @ Porta Mascarella

ANGELO PLESSAS. Extropic Optimisms: Portal IV

otto insegne a neon, dimensioni varie, 2025

Angelo Plessas esplora il legame tra pratiche rituali contemporanee e antiche cosmogonie, muovendosi in bilico tra spiritualità e mondo online. Secondo l’artista, esiste una stretta relazione tra regno tecnologico e regno spirituale, in quanto entrambi permettono di estendere la conoscenza umana oltre l’immediato e il tangibile. Se la spiritualità offre percorsi verso mondi interiori e verso un grado di coscienza superiore, la tecnologia crea vasti ponti tra individui e partecipa a nuove forme di conoscenza. Il binomio natura-macchina è abolito in favore di un mondo fluido, privo di classificazioni gerarchiche.

In Extropic Optimisms: Portal IV Plessas individua otto simboli che la cultura visuale online ha espropriato da civiltà antiche e successivamente manipolato. Questi talismani sono ispirati all’antica Grecia, alla Mesopotamia, alla civiltà buddista, ma si presentano oggi sotto spoglie ammalianti color pastello. Le otto icone luminose presenti in Porta Mascarella possiedono ciascuna una specifica valenza: la mano, quale gesto di benvenuto, rimarca le pratiche di assistenza e guarigione; la freccia indica una direzione da perseguire; la colomba è la tradizionale icona di rinnovamento; al centro compare il simbolo di pace che, inserito nel portale, attribuisce al varco il valore di sito di riconciliazione; e ancora l’infinito con una freccia al centro, spesso associato all’uguaglianza di genere e all’empowerment femminile; l’onda, che nella pratica spirituale del Reiki elimina l’aura negativa, fa ulteriore riferimento alle onde tecnologiche; la luna crescente simboleggia intuizione e conoscenza; e infine lo yin e yang contenuto in un occhio, intento a osservare e proteggere la vita che scorre al di sotto di esso.

Extropic Optimisms: Portal IV intende investire di fortuna ed energia positiva chiunque incrocerà casualmente Porta Mascarella. 


Porta Mascarella
Porta Mascarella fu costruita agli inizi del XIII e apparteneva alla terza ed ultima cinta muraria della città.Il suo nome deriva dalla presenza di un acquitrino che si estendeva nei dintorni della porta medesima. Il termine ‘mascarella’, infatti, designa un terreno ricoperto di erbe atto a nascondere la palude. Oggi, per chi giunge a Bologna dal ponte che scavalca la ferrovia, Porta Mascarella sancisce il passaggio d’ingresso alla città, portando con sé le memorie di un glorioso passato.


Special Program
a cura di Caterina Molteni
assistente curatoriale Gabriele Logiudice
project management  Sabrina Samorì
logistica e allestimenti Lorenza Cariello


- main sponsor Banca di Bologna 


Orari di apertura:

da giovedì 6 a domenica 16 febbraio 2025.
Fruibile dall'esterno.