Alla fine del viale

In questa nuova narrazione, le storie dei pazienti dei manicomi imolesi si intrecciano col fluire della vita della società a loro contemporanea e con le piccole vicende che coinvolgono la comunità cittadina. Anzi, più che intrecciarsi camminano su due lati opposti dello stesso viale.
Quello che tutti, sia chi sta fuori che chi sta dentro, non ricordano è che quel viale termina con un cancello, una grande porta dove l’entrata è l’entrata ma dove l’entrata è anche l’uscita.
Infatti le cose sono destinate a cambiare, anche se lentamente, dall’anno 1978, quando questi due mondi, città e città nella città,abituati a incontrarsi di rado, si trovano coinvolti nella grande rivoluzione imposta da una legge che porta il nome di un dottore originario del nord-est. “Questo posto”, l’ “ospedale”, come viene chiamato da chi ci vive dentro, o “il manicomio”, come viene chiamato, talvolta brutalmente, da chi lo vede da fuori, non potrà più esistere così com’è, “si chiude baracca e baracchini”.

Di e con Federico Caiazzo
Musiche: Francesco Bedeschi e Matteo Rossi

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