Abito | Rifugio | Transito. Percezioni tattili e spaziali
finissage della mostra di Roberta Bridda
Una mostra come luogo di ricerca sull’abitare e il transitare che mette al centro il corpo e la percezione come spazio dell’esperienza. Abitare il corpo, lo spazio e la relazione con l’altro. Transitare non solo lo spazio fisico, ma anche quello percepito e immaginato. Una mostra che nasce dai libri tattili illustrati di Roberta Bridda per andare oltre la forma libro, in un dialogo tra oggetti tattili e un immaginario di segni illustrati creato da Patrizio Anastasi, in una topografia di frammenti, trame e movimenti. Frammenti che ritroviamo, da comporre e ricomporre anche nell’installazione di Jani Lunablau. L’esperienza non solo tattile ma anche uditiva, attraverso i paesaggi sonori di SHFR, prende forma in diversi luoghi e supporti mutevoli diventando gioco, sorpresa e intenzione. Libri e paesaggi toccabili da cercare nello spazio interno ed esterno delle Serre dei Giardini dove si invita e si accompagna il pubblico in un percorso di azione e partecipazione in cui scoprire nuovi significati, nuove connessioni, nuove prospettive su noi stessi e sul mondo che ci circonda. Una mostra collettiva, nata da uno stimolo iniziale, i nidi di Roberta Bridda, per diventare dialogo serrato tra artisti diversi, che nell’ascolto reciproco, in uno scambio e intreccio continuo di idee, taccuini, materiali, suoni e suggestioni tra Roma e Barcellona, hanno dato vita a una ricerca di un ambiente comune. Migrare, mappare, ascoltare. Storie che si ampliano e diventano nidi, rifugi, abiti trasformabili e temporanei, migrazioni, mappe impossibili da immaginare e costruire insieme.
credits
Opere di Roberta Bridda in dialogo con Patrizio Anastasi, paesaggi sonori di SHFR, installazione tattile di Jani Lunablau.
A cura di start e atipiche edizioni
In collaborazione con Kilowatt, e Istituto dei ciechi Francesco Cavazza