
Una consunzione infinita
presentazione del libro
Presentazione di Una consunzione infinita di Matteo Moca (Italo Svevo, 2024). Elisa Attanasio ne parla con l'autore.
Talvolta il modo migliore di nascondere qualcosa è metterlo in bella vista, sotto gli occhi di tutti, e Fleur Jaeggy nella sua scrittura fa proprio questo. Attraverso la perfezione stilistica che ne caratterizza l’opera, seduce il lettore e lo porta con sé nelle profondità più oscure della vita umana. In questo saggio critico Matteo Moca prova a esplorarle, queste profondità, rintracciando i maggiori riferimenti letterari della scrittrice svizzera Fleur Jaeggy e i frammenti di autobiografia disseminati nelle sue storie, dall’infanzia passata in collegio fino all’amicizia con Ingeborg Bachmann, profondissima e determinante nella sua vita e nella sua scrittura, che in Jaeggy si mescolano fino a rendersi indistinguibili l’una dall’altra.
Matteo Moca è nato a Popoli nel 1990. Ha studiato italianistica a Bologna e a Parigi e fa l’insegnante in provincia di Pistoia. Ha scritto il saggio Un’esigenza di realtà. Anna Maria Ortese e la dipendenza dal fantastico (LiberAria 2022) e si è occupato di Tommaso Landolfi, Georges Perec, Alberto Savinio e Antonio Delfini, e della convergenza tra letteratura, psicoanalisi e arti figurative. Collabora con «Domani», «Il Foglio», «Il Tascabile» e «Blow Up».
Elisa Attanasio (Faenza, 1985) è ricercatrice in Letteratura italiana contemporanea presso l’Università di Bologna, dove studia i rapporti fra la letteratura e la filosofia, l’antropologia e la scrittura di reportage. Ha insegnato alla Sorbona, pubblicato numerosi saggi su autori e autrici italiani/e e francesi e due monografie dedicate all’opera di Goffredo Parise e a quella di Anna Maria Ortese. Da alcuni anni si interessa alle rotte migratorie nei Balcani, dove è attivista e reporter