Cultura Bologna
copertina di Pietà
28 settembre 2024, 18:30 @ Confraternita dell'Uva libreria indipendente

Pietà

presentazione del libro 

Antonio Galetta presenta Pietà (Einaudi Editore). In dialogo con Federico Di Mauro e Fausto Paolo Filograna.
Letture a cura di Riccardo Frolloni e Diletta D'Angelo.
In collaborazione con il Premio Italo Calvino.

IL LIBRO: Con un'urgenza commovente e con una lingua impegnata a cucire lo strappo fra le parole e le cose, Galetta ci precipita nel mondo e del mondo ci dice che è grottesco, duro, cannibale, perverso, disperato; eppure, allo stesso tempo, la sua è una preghiera.
Al centro di questa storia c’è un paese in campagna elettorale che sembra uno scenario di guerra. Chi parla è un noi narrante spericolato – dentro cui si fondono l’interesse collettivo e l’egoismo, l’idealismo e il disincanto – che sposta febbrilmente gli occhi da «uno di noi» a «uno di loro» alla «donna che ci tradirà».
Questo romanzo è un grimaldello: scardina le dinamiche silenziose del potere e facendolo mette a nudo noi. Senza pietà. I partiti candidati all'amministrazione di un anonimo paesino del Sud hanno nomi strani: c'è l'usato sicuro del «Calderone degli uscenti e degli ex-oppositivi», c'è «Casa dolce Casa» che vuole cambiare lo status quo, c'è la studiata vaghezza della «Delegazione locale di una Forza nazionale» e infine gli odiatori xenofobi di «Contro-Riace». Tra queste armate Brancaleone, nei giorni frenetici della campagna elettorale si scatena una lotta feroce e insieme sottile, senza esclusione di colpi, un gioco pericoloso in cui il bene pubblico si sfalda nel tornaconto privato. In questo libro troverete scene grottesche, amori e tradimenti, una galleria di insospettabili cittadini con le loro vite e i loro garbugli. Un inventore visionario, una profetessa dell'odio razziale, un prete, una miriade di politicanti dotati di molti interessi ma poche idee...
E poi troverete una storia in prima persona plurale, raccontata da un «noi» temerario che coincide con le voci di chi, in paese, decide di scendere in campo e schierarsi. Il risultato è un'analisi sul potere lucidissima e divertente, che indaga i meccanismi sottili della persuasione, racconta il valzer del compromesso, i tentacoli della criminalità, le sofisticazioni della cosa pubblica. Antonio Galetta osserva l'infinitamente piccolo della provincia come se stesse guardando un diorama, un plastico, ma in realtà non fa altro che parlare di tutti noi, del nostro essere animali politici.
 
Antonio Galetta è cresciuto a Ceglie Messapica (BR) dove è nato nel 1998.
Dopo il liceo scientifico, opzione Scienze applicate, si è trasferito a Udine dove ha conseguito la laurea magistrale in Italianistica nella locale università. Al momento è impegnato in un dottorato di ricerca sul tema dell’autorappresentazione nel romanzo italiano contemporaneo in sinergia tra Università statale di Pisa e Sorbona.
Nel 2021 ha ricevuto una menzione speciale del Direttivo del Premio Calvino per il romanzo La pace sotto gli ulivi.