Classici antichi e nuovi: i saperi dell’Alma Mater
sei incontri da maggio a dicembre 2024
Classici antichi e nuovi: i saperi dell’Alma Mater, il titolo della nuova rassegna di eventi organizzata dall'Ateneo (9 maggio - 12 dicembre) per diffondere la conoscenza di diverse discipline ed estendere il panorama dei Classici fino alla scienza sociale di Albert Hirschman, passando per Levi, Mozart e Marconi e affrontando anche il tema del rapporto tra corpo, cervello, coscienza.
I protagonisti degli incontri sono i classici antichi e moderni, con i greci e latini protagonisti del primo evento che rappresenta l’anello di congiunzione con la rassegna tradizionale che per più di venti anni è stata un appuntamento culturale di rilievo per la città.
"L'uomo e la natura: un'amicizia impossibile?", il titolo dell’incontro che inaugura la rassegna giovedì 9 maggio, alle 21.00, nell'Aula Absidale di Santa Lucia e che vedrà la partecipazione del prof. Ivano Dionigi e il coinvolgimento del Dipartimento di Filologia classica e Italianistica.
Al centro del secondo appuntamento, giovedì 23 maggio, alle 20.30, presso il DAMSlab, ci sarà "Il triangolo dell'individualità: corpo, cervello e coscienza", a cura dei Dipartimenti di Scienze biomediche e neuromotorie e di Filosofia.
Si parte il 17 ottobre, alle 20.30, con l’evento “Grazie Marconi!” a cura dei Dipartimenti di Scienze mediche e chirurgiche, Ingegneria dell’Energia elettrica e dell’Informazione “Guglielmo Marconi”, Ingegneria industriale e Ingegneria civile, chimica, ambientale e dei Materiali. All’Oratorio di San Filippo Neri - nell’ambito della programmazione del LabOratorio, curata da Mismaonda con la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna - gli attori Umberto Fiorelli e Donatella Allegro porteranno in scena uno spettacolo il cui sottotitolo, “Dalle telecomunicazioni alla telemedicina”, pone l’accento sull’attualità e la complessità delle scoperte dell’imprenditore, scienziato e inventore bolognese.
In un immaginario studio televisivo Marconi si racconta nel corso di un’intervista impossibile, durante la quale un giornalista dei nostri giorni, grazie alla proiezione di contributi video, gli presenta le più importanti tecnologie derivate dalle sue invenzioni. Il testo è di Claudio Cumani, la regia di Sandra Bertuzzi, i video sono a cura di Visual Lab e la produzione è a cura di Mismaonda.
“Le retoriche della crisi: tra dubbio e fiducia” animerà, alle 18 del 14 novembre, l’Aula Poeti di Palazzo Hercolani: un appuntamento curato dai Dipartimenti di Scienze politiche e sociali, Scienze economiche, Sociologia e Diritto dell’Economia.
Mozart sarà protagonista della terza serata, in calendario alle 18 del 5 dicembre - nell’Aula Absidale di Santa Lucia - intitolata "Così fan tutte: Mozart e i paesaggi sonori del suo e del nostro tempo", a cura dei Dipartimenti delle Arti, di Filologia classica e Italianistica e del Centro La soffitta. Attraverso arte, musica e letteratura sarà affrontato il rapporto tra le opere del compositore, parte essenziale del patrimonio artistico-musicale della civiltà europea, e il paesaggio sonoro dell’Europa del loro tempo.
Ne discuteranno con Mario Tronco i proff. Nico Staiti e Nicola Badolato (Dipartimenti delle Arti) e Francesco Ferretti (Dipartimento di Filologia classica e Italianistica). Seguiranno la proiezione di segmenti del film “Il flauto magico secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio” (di Gianfranco Cabiddu) e dell’esecuzione di “Don Giovanni secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio”. A chiudere lo spettacolo “Così fan tutte” nell’interpretazione del Duo Ebbanesis (arrangiamento di Mario Tronco), con accompagnamento di mandola e chitarra. Lavori che fanno rientrare nella musica di Mozart, in chiave moderna e attualizzata, quell’insieme di paesaggi sonori presenti nella sua opera e tuttavia meno evidenti all’ascolto di oggi.
Giovedì 12 dicembre, alle 18, nell’Aula Absidale di Santa Lucia andrà in scena “Macchine pensanti? Letteratura, scienza, Primo Levi”, promosso dai docenti dei Dipartimenti di Fisica e Astronomia «Augusto Righi», di Chimica «Giacomo Ciamician», di Chimica industriale «Toso Montanari», di Scienze biologiche, geologiche e ambientali, di Matematica, di Farmacia e Biotecnologie, di Scienze per la Qualità della Vita e di Filologia classica e Italianistica. Nel 1950 Alan Turing, padre dell’intelligenza artificiale, si domanda se le macchine siano in grado di pensare. Dieci anni più tardi uno scrittore, Primo Levi, immagina una macchina capace non solo di pensare, ma anche di provare emozioni. Creato e messo in commercio da un’azienda americana, il suo Versificatore è stato programmato (salvo imprevisti e inconvenienti) per comporre in tutte le lingue, i generi letterari, gli stili e i metri di qualsiasi epoca.
“Macchine pensanti”, dunque? E se sì, con quali promesse e quali pericoli, con quali conseguenze sulla nostra vita e il nostro linguaggio? Scrittore segnato dalla realtà coatta di Auschwitz, con le sue invenzioni fanta-tecnologiche Primo Levi esplora le libertà e i paradossi di ciò che è possibile. Il suo Versificatore è un classico nuovo che propone domande più nuove ancora, domande che già dominano il presente e si proiettano verso ogni prevedibile avvenire. Portato in palcoscenico, Il Versificatore innescherà un confronto tra esperti di intelligenza artificiale, letteratura e divulgazione scientifica, mentre i disegni eseguiti da Cartoni Morti faranno da moltiplicatore per la recitazione e la discussione.