copertina di Operazione Garisenda. Storie narrate, sognate e vissute
dal 8 mag al 18 dic 2024 @ Museo Civico Medievale

Operazione Garisenda. Storie narrate, sognate e vissute

progetto culturale con iniziative di ricerca e valorizzazione della Torre Garisenda al Museo Civico Medievale

Prende il via mercoledì 8 maggio 2024, Operazione Garisenda. Storie narrate, sognate e vissute, il progetto culturale con iniziative di ricerca e valorizzazione della Torre Garisenda al Museo Civico Medievale promosse in concomitanza con la realizzazione del piano di intervento straordinario che il Comune di Bologna sta coordinando da ottobre 2023 per la messa in sicurezza e il restauro del monumento, simbolo della città insieme alla vicina Torre Asinelli.
Le attività rientrano inoltre nella nuova progettualità, voluta dall’Amministrazione comunale, di Via Manzoni Culturale, il distretto ad alta concentrazione di istituzioni culturali pubbliche e private alla cui riqualificazione urbana e messa a sistema il Comune di Bologna sta lavorando per la creazione di uno dei poli culturali museali più importanti della città.

Le iniziative hanno lo scopo di illustrare la storia della città e delle sue torri medievali e si articolano in una proposta differenziata al pubblico per fasce di età.
Dall’8 maggio al 18 dicembre 2024, ogni mercoledì alle 17.30, a settimane alterne, sono proposti i due laboratori per bambine e bambini Assalto alla torre (da 5 a 10 anni) e Bologna turrita (da 6 a 12 anni).
Dal 9 maggio all’11 giugno 2024 si svolge il primo ciclo di cinque conferenze tematiche rivolte al pubblico adulto La Garisenda e Bologna: storia, arte e letteratura con alcuni dei maggiori esperti e conoscitori del monumento.
Gli appuntamenti, tutti ad ingresso gratuito, si svolgono nella sede del Museo Civico Medievale.
Grazie alla collaborazione del Museo civico del Risorgimento, le conferenze saranno trasmesse in live streaming sul canale YouTube Storia e Memoria di Bologna 
https://www.youtube.com/user/storiamemoriabologna

Il cantiere della Torre Garisenda in corso rappresenta un’occasione importante non soltanto per promuovere la manutenzione e il recupero della struttura, ma soprattutto per raccontare e condividere con la comunità e i vari pubblici la storia di Bologna nel Medioevo, tra passato, presente e futuro, quando la città ha visto la nascita della prima università del mondo occidentale. Riflettere sul significato e sulla vita di questo monumento e promuoverne la conoscenza sono azioni di grande rilevanza per accrescere la consapevolezza, il senso di appartenenza e la responsabilità collettiva nella tutela e trasmissione alle generazioni future del patrimonio culturale.
In questo momento delicato per la storia conservativa del bene monumentale, il racconto della città medievale di Bologna e della sua persistenza nello spazio pubblico contemporaneo corrisponde all’esigenza, avvertita come opportuna e necessaria da parte dell’Amministrazione Comunale, di accogliere i vari pubblici in un racconto storico-artistico più diffuso e approfondito che ha il suo centro naturale nel Museo Civico Medievale. Qui, all’interno del quattrocentesco Palazzo Ghisilardi situato nel cuore della città, sono infatti raccolte le ricche collezioni di opere d’arte e documenti di epoca medievale e rinascimentale che testimoniano il tessuto civile e la trama dell’antica cultura di Bologna nella quale ancora oggi cittadinanza, turiste e turisti possono riconoscersi.

Gli appuntamenti proposti dal Museo Civico Medievale dell’Area Arte Antica rappresentano la prima fase di un più ampio e organico impegno didattico e divulgativo per far conoscere e scoprire la città medievale e i suoi caratteri costitutivi più emblematici, che continuerà a dispiegarsi nel corso del cantiere pluriennale.

Spiega Eva Degl’Innocenti, direttrice Settore Musei Civici Bologna: “Operazione Garisenda. Storie narrate, sognate e vissute, che rientra nella nuova progettualità di Via Manzoni Culturale, rappresenta un’occasione importante per valorizzare il cantiere della Torre Garisenda, promuovere la manutenzione e il recupero del monumento, ma soprattutto per raccontare e condividere con la comunità e i vari pubblici la grande storia di Bologna medievale, tra passato, presente e futuro”.