Il calamaro gigante
Teatro Ebe Stignani | Stagione di Prosa 2024/2025
dal romanzo omonimo di Fabio Genovesi
con Angela Finocchiaro, Bruno Stori
regia Carlo Sciaccaluga
Protagonista del secondo appuntamento della stagione sarà Angela Finocchiaro.
La vita di Angela è assurda e incomprensibile: da ragazza tanti sogni e passioni le facevano battere il cuore, ma i binari rigidi della famiglia e della società l'hanno portata a una situazione che è come un boccone amaro incastrato in gola. Mentre sta tornando a Milano per la cena dell'ufficio, il rientro dei vacanzieri dal mare la blocca in coda. Angela maledice tutta quella gente e pure il mare da cui tornano. Ha ancora la bocca aperta, quando un'onda impossibile la porta via, travolgendo e stravolgendo la sua vita. Si ritrova in un vortice fuori dal mondo e dallo spazio, dove gira insieme a un tipo strano e antiquato, Montfort (Bruno Stori), che arriva da un'altra nazione e un altro secolo. Inizia così il loro viaggio, che onda dopo onda li sbatterà a vivere le avventure di donne e uomini che hanno avuto il coraggio di abbracciare il mare e la vita come un'unica, strabiliante meraviglia.
Angela Finocchiaro e Bruno Stori ci accompagnano a scoprire vite sconosciute ma fondamentali, incredibili ma verissime, legate dall'aver creduto con tutto il cuore all'esistenza di un animale così enorme che per millenni è stato considerato una leggenda: il Calamaro Gigante. Perché se nel mondo esiste il Calamaro Gigante, allora non c’è più un sogno che sia irrealizzabile, una battaglia inaffrontabile, un amore impossibile. Per Angela e Montfort. E per chiunque salga a bordo di questo spettacolo, che ci spinge ad andare avanti o dovunque ci portino i venti e le correnti e le passioni, alla sorprendente, divertente, commovente scoperta delle meraviglie della Natura e, quindi, di noi stessi. Perché la storia più incredibile di tutte è proprio la realtà.
Il Calamaro Gigante presenta un approccio vitalistico, appassionato e coraggioso alla vita, la nostra e quella del pianeta intorno a noi. È un’ode al tuffarsi, al credere nei nostri sogni, alle scelte coraggiose e originali, quelle in cui si rischia qualcosa. Proprio in questo modo rischiamo di essere felici.