Dedicato a Alessandra Belledi e Stefano Cipiciani
L’omaggio degli artisti di Scenario
Saluto di Elena Di Gioia, Delegata alla cultura di Bologna e Città metropolitana
Marco Baliani, Remembere. Cari amici vi scrivo
Il teatro è come un fuoco; Io mi chiamo Pompilio, video di Federico Tovani
Marta Cuscunà, Tre piccole principesse. Tratto da Wonder Woman. Donne, denaro e superpoteri, di Musso, Questa, Cuscunà
Babilonia Teatri, bye bye
Fratelli Dalla Via, Idealmente presente
Fabrizio Pallara | teatrodelleapparizioni, Segreto
Italia Carroccio | Compagnia Sud Costa Occidentale, Zia Lucia del sole, monologo tratto da mPalermo. Preceduto da una lettera di Emma Dante
Sotterraneo, Lettera aperta
Patrizio Dall’Argine | Teatro Medico Ipnotico, GLI ISTANTI – balletto esistenzialista per sola natura morta
L’omaggio ad Alessandra e Stefano, ai quali Scenario Festival 2024 è dedicato, è affidato agli artisti, e sarà un omaggio teatrale.
A loro si rivolgerà direttamente Marco Baliani, fondatore e ideatore di Scenario nel 1987, con un ricordo in forma di lettera dal titolo Remembere (fra remember e rimembranze). Seguiranno due brevi video, a cura di Federico Tovani, che restituiranno le visioni teatrali di Alessandra e Stefano attraverso le loro parole e le loro azioni. Le dediche proseguiranno con sette compagnie particolarmente vicine a Cip e Ale, ma rappresentative di centinaia di artisti che hanno legato a Scenario tappe importanti del loro percorso. Babilonia Teatri, Marta Cuscunà, Fratelli Dalla Via, Patrizio Dall’Argine, Fabrizio Pallara, Sotterraneo, Compagnia Sud Costa Occidentale di Emma Dante presenteranno momenti di teatro, originali o tratti da spettacoli, non necessariamente parlando di loro, ma dando la parola al teatro che al loro lavoro deve un tributo di riconoscenza speciale.
Il teatro è il tempo dell’effimero, la sua sostanza è quella vaporosa dei sogni, la sua materia non si deposita in opere durevoli, eppure è l’unica arte che vive nella concretezza imprescindibile dell’esperienza.
Con Alessandra e con Stefano se ne sono andati interi patrimoni di esperienze, raccolti e prodotti negli anni cruciali in cui si è formato il teatro di innovazione, una storia fatta di battaglie culturali e organizzative, di conquiste di spazi e di invenzione di modelli di gestione, alla quale loro hanno contribuito significativamente, per poi continuare a nutrirla di possibilità, attraverso un’azione militante che ha trovato in Scenario un luogo di elezione e di passione.
Di Scenario sono stati anime e custodi, fedeli allo spirito e ai valori di fondo di un progetto che hanno saputo interpretare con visionarietà e concretezza, sensibilità e intuizione. Ale che, quando le è stato chiesto, ha associato al fuoco l’immagine del teatro (calore e rischio, luce e sfida), Stefano che definiva il suo lavoro quello di un “operaio della cultura”.
Un lascito del cuore e dell’esperienza che la comunità di Scenario intende mantenere vivo e custodire ripartendo dagli artisti, in un dialogo che continua.
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