Sabato 23 novembre ore 21
Il 29 novembre 1612, la pittrice Artemisia Gentileschi – poco dopo la conclusione infelice del processo per stupro che vide l’accusato, Agostino Tassi, sollevato da ogni pena nonostante ne fosse stata riconosciuta la colpevolezza – si sposò con Pierantonio Stiattesi. Seguì il marito a Firenze riuscendo così a lasciare il padre opprimente e il passato doloroso. Qui i suoi meriti vennero finalmente riconosciuti e fu ammessa alla prestigiosa Accademia delle arti del disegno, prima donna a godere di tale privilegio. Le cinque protagoniste della Compagnia Piccolo Canto danno corpo e voce ad Artemisia, ai suoi dipinti e ai personaggi che l’hanno circondata, ammirata, umiliata, amata, offesa. Il suo mondo è affidato a suoni e voci polifonici fusi con la drammaturgia che integra testi autografi e atti processuali. L’esito è un affresco composto di luci e ombre, come in ogni dipinto di Artemisia – una donna che ha saputo dare voce alle donne e che attraverso l’arte e la bellezza si è salvata – dove è condensata in una manciata di centimetri tutta la complessità della natura umana. Perché ‘nulla esiste nella vita che l’arte non abbia già segnato’.