Oltre 150mila presenze.
Tutti gli appuntamenti sold out, performance, spettacoli, concerti partecipati da cittadini e turisti e il grande abbraccio verso San Luca.
Se già il lancio nel 2023 era stato accolto con entusiasmo dalla città, la seconda edizione del Bologna Portici Festival – chiusa il 9 giugno – ne sancisce in via definitiva il successo e la forza del format: diffuso, plurale e partecipato, site-specific. La manifestazione voluta dal Comune di Bologna per celebrare il riconoscimento dei portici a Patrimonio dell’Umanità Unesco, con un cartellone di oltre 60 appuntamenti tra concerti, spettacoli, performance di danza e teatro, incontri con gli autori, visite guidate e itineranti, laboratori per grandi e bambini e la grande festa di luci del Portico di San Luca ideata da Cesare Cremonini, chiude registrando una partecipazione che va ben oltre le 150mila presenze durante le sei giornate – dal 4 al 9 giugno – e con la certezza di essere già diventata un appuntamento atteso in calendario.
Piazze piene ogni sera per tutti gli spettacoli: il grande abbraccio di piazza Maggiore a Bologna città della musica, con lo show dedicato alla storia della popular music della città condotto da Luca Barbarossa e Paola Maugeri in compagnia di tanti ospiti tra cui Gianni Morandi e la serata di classica anteprima del Festival Respighi con Laura Marzadori che ha chiuso il Festival; la tradizione che incontra il contemporaneo in piazza della Pace, nuovo tempio della Filuzzi; il fascino di una piazza Rossini ritrovata, dove oltre al prato sono tornate le parole di artisti ed intellettuali; la vivacità del Treno della Barca con cibi e profumi dal mondo, musica e corti di giovani autori e la magia delle luci del Portico di San Luca attraversato da migliaia di persone in cammino. Sold out per tutti gli eventi su prenotazione: dalla Sinfonia per bolle che ha aperto il Festival nel Cortile di Palazzo Malvezzi Campeggi in via Zamboni, passando per gli spettacoli al Cimitero Monumentale della Certosa, con la carica suggestiva dei suoi spazi trasformati in fondali degli eventi di danza aerea, fino alle visite guidate alla scoperta dei segreti di Bologna, in format classici o esilaranti come quelle con Albi Cazzola e ancora i laboratori dedicati alla tradizione (burattini, merletti, arte dello scalpello e ocarine) e le mostre diffuse. Una festa corale, che ha visto la partecipazione entusiasta del pubblico, delle tante istituzioni coinvolte, degli artisti che hanno regalato alla città dediche accorate e al pubblico performance memorabili.
Bologna Portici Festival è stata una straordinaria festa culturale per la città, che ha raccolto l’invito a celebrare Bologna e la sua unicità – ha commentato la delegata alla Cultura Elena Di Gioia -. Ringraziamo ancora le artiste e gli artisti protagonisti di produzioni originali, pensate, progettate e realizzate ad hoc per celebrare questa occasione e comporre "dediche" che sanciscono il dialogo e lo stretto legame tra la nostra città e la produzione artistica. L’installazione Luci a San Luca è stato un grande successo non solo di pubblico, ma anche per il grande coinvolgimento che ha saputo generare.
Il Sindaco ne ha già parlato con Cesare Cremonini, questa sarà l’ultima edizione lungo il portico.
Inizieremo da subito a lavorare assieme per estendere ad altri luoghi della città questo progetto e per una nuova edizione del Bologna Portici Festival che mantenga alto lo standard e diventi attrattore anche per un pubblico nazionale e internazionale.
Il Bologna Portici Festival è un evento promosso dal Comune di Bologna, con il sostegno del Ministero del Turismo e della Regione Emilia-Romagna. Si ringraziano per la collaborazione le tantissime realtà coinvolte: l’Alma Mater Studiorum e in particolare il Dipartimento di Scienze Giuridiche e il Sistema Museale di Ateneo, la Città metropolitana di Bologna, il Conservatorio G. B. Martini, il Teatro Comunale, l’Accademia di Belle Arti, la Pinacoteca Nazionale di Bologna, Bologna Servizi Cimiteriali, il BFC, l’Arcidiocesi di Bologna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Unicredit, Fondazione Bologna Welcome.
Un ringraziamento particolare va poi all’azienda Dulcop.