Album "Il nome della rosa"
In questa gallery raccogliamo documenti di varia natura che illustrano la genesi e la successiva vita editoriale del romanzo Il nome della rosa di Umberto Eco, che fanno riferimento agli eventi e ai temi trattati nell’opera o che possono avere fornito una base informativa per l’autore. Riguardo a questo punto dobbiamo mettere le mani avanti (come non abbiamo mai fatto per gli altri libri letti dal Gruppo di lettura) per denunciare fin da ora che in alcune occasioni - sempre dichiarate - ci siamo divertiti ad azzardare e a proporre ipotesi che non hanno nessuna pretesa di essere dimostrate o dimostrabili. Ma se si fa una rassegna anche minima dei numerosi saggi o articoli dedicati al romanzo ci si accorge che gli stessi critici di professione hanno spesso azzardato e suggerito ipotesi poco fondate sulle fonti di Eco, tanto che lui stesso - lo vedremo - ha in alcuni casi dovuto stupirsi di quanto leggeva e, se lo riteneva necessario, rettificare. Dunque questa non vuole essere un’analisi scientifica ed esaustiva di fonti e documenti utilizzati dall’autore né tantomeno un’interpretazione del testo letterario (quando abbiamo presentato un’interpretazione critica è perché altri l’avevano già proposta e ci sembrava utile discuterne). Questo è il resoconto di un’esperienza di lettura, che si prende la libertà di azzardare un gioco - quello della ricerca di fonti, citazioni, allusioni - che è d’altra parte ben giustificato e anzi incoraggiato sia dall’Eco Autore Empirico che dall’Eco Autore Modello (riprendiamo una terminologia ben diffusa e presete in un saggio che incontreremo spesso, Interpretazione e sovrainterpretazione). Per noi bibliotecari-lettori un invito a nozze che non potevamo rifiutare.
Dove non diversamente specificato, l’indicazione delle pagine del romanzo citate si riferisce alla prima edizione, pubblicata nel 1980. La paginazione è rimasta inalterata nelle numerose ristampe Bompiani che non facciano parte di una specifica collana, comprese quelle a cui sono state aggiunte le Postille a Il nome della rosa (nella gallery forniremo maggiori informazioni sulla vita editoriale del testo).
I documenti utilizzati sono quasi totalmente conservati e consultabili presso la Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna. Salvo dove diversamente specificato la collocazione indicata è quindi relativa a questa biblioteca.
Umberto Eco, Il nome della rosa (2020)
Nel compiere questa non esaustiva storia editoriale del romanzo non si può non citare l’edizione che la casa editrice La nave di Teseo, della quale Eco è stato uno dei fondatori nel 2015, pubblica nel 2020. Il valore aggiunto di questo volume risiede nel fatto che in appendice al testo narrativo vengono proposti, come sottolineato nella sovracoperta che qui vediamo, «i disegni e gli appunti preparatori dell’autore». Si tratta di quei materiali grafici di cui Eco parlava anche nelle Postille e che negli anni precedenti erano stati resi pubblici solo in maniera parziale e frammentaria. Sono studi di personaggi, disegni degli ambienti, grafici e piante su cui l’autore aveva costruito la labirintica biblioteca, la cui mappa definitiva - che nell’edizione originale compariva a p. 323, quando al quarto giorno, Dopo compieta, i protagonisti penetrano i misteri della sua struttura - conquista la sovracoperta (e la copertina, in cui viene elegantemente impressa in rilievo).
Per maggiori informazioni su questa appendice iconografica si veda la breve nota che la introduce, a firma di Mario Andreose.
Umberto Eco, Il nome della rosa, nuova ed. con i disegni e gli appunti preparatori dell'autore, Milano, La nave di Teseo, 2020.
Questa edizione del romanzo è disponibile nelle biblioteche del Comune di Bologna anche in formato ebook.