Album "Il nome della rosa"
In questa gallery raccogliamo documenti di varia natura che illustrano la genesi e la successiva vita editoriale del romanzo Il nome della rosa di Umberto Eco, che fanno riferimento agli eventi e ai temi trattati nell’opera o che possono avere fornito una base informativa per l’autore. Riguardo a questo punto dobbiamo mettere le mani avanti (come non abbiamo mai fatto per gli altri libri letti dal Gruppo di lettura) per denunciare fin da ora che in alcune occasioni - sempre dichiarate - ci siamo divertiti ad azzardare e a proporre ipotesi che non hanno nessuna pretesa di essere dimostrate o dimostrabili. Ma se si fa una rassegna anche minima dei numerosi saggi o articoli dedicati al romanzo ci si accorge che gli stessi critici di professione hanno spesso azzardato e suggerito ipotesi poco fondate sulle fonti di Eco, tanto che lui stesso - lo vedremo - ha in alcuni casi dovuto stupirsi di quanto leggeva e, se lo riteneva necessario, rettificare. Dunque questa non vuole essere un’analisi scientifica ed esaustiva di fonti e documenti utilizzati dall’autore né tantomeno un’interpretazione del testo letterario (quando abbiamo presentato un’interpretazione critica è perché altri l’avevano già proposta e ci sembrava utile discuterne). Questo è il resoconto di un’esperienza di lettura, che si prende la libertà di azzardare un gioco - quello della ricerca di fonti, citazioni, allusioni - che è d’altra parte ben giustificato e anzi incoraggiato sia dall’Eco Autore Empirico che dall’Eco Autore Modello (riprendiamo una terminologia ben diffusa e presete in un saggio che incontreremo spesso, Interpretazione e sovrainterpretazione). Per noi bibliotecari-lettori un invito a nozze che non potevamo rifiutare.
Dove non diversamente specificato, l’indicazione delle pagine del romanzo citate si riferisce alla prima edizione, pubblicata nel 1980. La paginazione è rimasta inalterata nelle numerose ristampe Bompiani che non facciano parte di una specifica collana, comprese quelle a cui sono state aggiunte le Postille a Il nome della rosa (nella gallery forniremo maggiori informazioni sulla vita editoriale del testo).
I documenti utilizzati sono quasi totalmente conservati e consultabili presso la Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna. Salvo dove diversamente specificato la collocazione indicata è quindi relativa a questa biblioteca.
Fabrizio Carbone, Nuovi romanzi. La vita è sogno, «Panorama» (13 ottobre 1980)
Quando viene annunciata l’uscita del romanzo si solleva immediatamente una grande attenzione e curiosità per la prima prova romanzesca di un intellettuale già molto noto. La prima recensione che abbiamo individuato è pubblicata da «Panorama» nel numero del 13 ottobre 1980, che segnala la pubblicazione del volume per la fine del mese. L’articolo, firmato da Fabrizio Carbone, sottolinea il fatto che di questo romanzo si parla da molto tempo e chi ne ha potuto leggere in anteprima le bozze è considerato un privilegiato negli ambienti letterari italiani. Carbone pone in relazione - quasi in contrasto - l’opera di Eco e il nuovo romanzo di Enzo Siciliano, La principessa e l’antiquario, in uscita nello stesso periodo. In queste pagine si trova anche un’intervista a Siciliano.
L’articolo contiene alcune inesattezze. Si dice per esempio che la vicenda si svolge in un castello medioevale mentre poche righe dopo si parla di convento.
Fabrizio Carbone, Nuovi romanzi. La vita è sogno, «Panorama», VXIII, 13 ottobre 1980, p. 146-151.